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Per il Natale 2025 è uno dei più celebri film di Roberto Benigni – La vita è bella – a fare da filo conduttore nell’allestimento del famoso presepe di Segusino. Ma se il titolo del film è una affermazione, i volontari dell’associazione Amici del presepio l’hanno trasformata in una domanda.
«Noi, Amici del presepio di Segusino – raccontano – ci siamo chiesti quale sia la vita bella. Quel film di Benigni del 1997, nell’anno 2025 ci porta indietro nel tempo di 80 anni, ovvero al 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, e nonostante il film si concluda in maniera parzialmente tragica, porta con sé un messaggio di liberazione: la fine di un brutto periodo che ha segnato l’umanità. Nel presepio di Segusino vogliamo ricordare questo momento storico, però lo vogliamo anche mettere a confronto con altri due importanti momenti storici: uno attuale e un altro un po’ meno. Il primo momento storico è quello “dell’oggi”, con le tragedie che vediamo ogni giorno in Medio Oriente, e che tutti noi abbiamo davanti agli occhi continuamente. Il secondo confronto è con la vita povera, ma tranquilla dei nostri padri e dei nostri nonni, durante gli anni della loro giovinezza nella nostra Segusino; una vita che probabilmente si potrebbe definire “un po’ fuori dal mondo”».
Nell’edizione 2025 del presepio, oltre alla Natività, tre sono i passaggi chiave che compongono la rappresentazione: il primo passaggio è raffigurato in un bambino dei giorni nostri, tranquillamente seduto sul divano di casa che con telefonino, pc e smart tv si imbatte su YouTube in un video che racconta i fatti che stanno accadendo in Medio Oriente. Il secondo passaggio raffigura un bambino di 80 anni fa, che ha appena finito di vivere la tragedia dell’olocausto (rappresentato nella scena finale del film La vita è bella). Il terzo passaggio è la vita normale e allegra di alcuni bambini segusinesi di circa 60 anni fa, durante un giorno di festa, in occasione di un matrimonio in paese. Il tutto è intervallato da altre due scene più tradizionali, in stile classico del presepio artistico di Segusino «di cui una dedicata a un nostro caro amico scomparso da poco» sottolineano i volontari.
«Con le scene a tema di questa edizione – afferma l’associazione – Non vogliamo assolutamente lanciare alcuna provocazione, dare nessun giudizio morale o schierarci a favore di alcun fronte. Vogliamo porre una riflessione: nessun bambino dovrebbe mai vivere ciò che stanno vivendo oggi i bambini in Medio Oriente, come nessun bambino dovrebbe mai vivere ciò che hanno vissuto i bambini di 80 anni fa durante l’olocausto. Al visitatore quindi la facoltà di decidere quale sia davvero la “vita bella”, quella che ognuno dovrebbe poter vivere».
Il presepio è allestito nella ex casa del cappellano, in viale Italia 270, è aperto tutti i pomeriggi dalla notte di Natale fino al 1° febbraio. Orari e info: www.presepiosegusino.it sui canali social Presepio Segusino.