Storie
Tra le doti che si potrebbero attribuire a Federica Coppe, ventinovenne di Segusino, borgo montano di circa 1.800 anime tra le Prealpi trevigiane e il Piave, c’è la capacità di affrontare e riorganizzare in modo positivo la propria vita dinanzi alle difficoltà. è una persona resiliente: un pregio, questo, di cui lei stessa era inconsapevole fino a gennaio 2021, quando ancora tutti vivevamo in stato di emergenza per la pandemia e lei decide di realizzare il suo sogno: iniziare una propria attività agricola e, nel contempo, essere di supporto al papà che, nel dopolavoro, coltiva i terreni di famiglia, mille metri quadri occupati da un vigneto di Glera (siamo nella terra del Prosecco), ma soprattutto da boschi e prati di montagna dove ci sono otto arnie, sufficienti per coprire il consumo familiare di miele millefiori, di acacia e castagno.
Per farlo, si informa, studia, riflette e decide, con femminile sagacia, di dar spazio a una produzione di nicchia, almeno così lo era al tempo nella zona, iniziando a coltivare il mirtillo nero, piccolo frutto dal sapore gradevolmente acidulo e salutare per il nostro organismo. Oltre al mirtilleto amplia anche l’apiario paterno e frequenta un corso di apicoltura.
In breve tempo si dimette dal suo lavoro di commessa al supermercato e investe tutti i suoi risparmi nella nuova attività, circa diecimila euro. Chiama la sua azienda “Al fighèr” recuperando la memoria storica paesana che indicava i terreni dei suoi avi come il luogo dove crescevano tanti alberi di fico e compera 200 piante di mirtillo, mettendole a dimora nei vasi, in quanto la terra del luogo non ha l’acidità adatta a ospitare la pianta. Installa le reti antigrandine e i pannelli solari per alimentare l’impianto di irrigazione a goccia e partecipa a un bando del Psr (Piano sviluppo rurale) regionale, con l’idea di realizzare una struttura per la vendita e in cui tenere eventi legati alla natura. Bandisce la plastica e vende i mirtilli freschi in vaschette di cartone; inoltre, per il controllo dei parassiti delle piante, ricorre agli insetti utili, che infettano le larve di quelli nocivi.
Come spalla insostituibile ha papà Donato, nel frattempo andato in pensione.
L’entusiasmo è alle stelle e arrivano le prime soddisfazioni, sia produttive che economiche, per la vendita a domicilio e nella propria abitazione dei frutti ai Segusinesi.
Pregusta con gioia il futuro, ma nel 2023 arrivano le difficoltà. Il sogno di una struttura aziendale e ricettiva si infrange sul raddoppio dei prezzi delle materie prime avvenuto dopo la pandemia e in seguito alla guerra in Ucraina. Rinuncia quindi ai finanziamenti regionali, perdendo quanto aveva investito fino ad allora. Non bastasse, subisce il furto dei pannelli solari insieme a diverse attrezzature.
Nonostante le batoste subite, che l’hanno ferita economicamente e moralmente, Federica decide di continuare l’attività agricola. A risollevarsi, l’aiutano anche il web e i social: racconta del furto su Instagram e avvia una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe che, in poche ore, da un primo obiettivo di 1.500 euro, ne accumula quasi 3 mila. Ha così la possibilità di ripristinare l’impianto fotovoltaico installando anche delle telecamere; nel contempo, aumentando la sua visibilità, cresce il numero di acquirenti dei suoi prodotti. Ridimensiona però le sue ambizioni, riprendendo a lavorare come dipendente part time per far quadrare il bilancio aziendale. Oltre a dare stabilità alla propria azienda, Federica non smette comunque di porsi dei traguardi: oggi il suo apiario è composto da 25 arnie, mentre il suo mirtilleto conta 350 piante suddivise tra varietà precoce, intermedia e tardiva, in modo da coprire tutta la stagione di raccolta, che avviene a mano tra metà giugno e fine agosto.
Con i mirtilli realizza anche delle composte e una pasta artigianale preparata nel Bassanese. Tutti prodotti che, insieme alle varie tipologie di miele, vende in confezioni regalo anche nel periodo natalizio. «Tutto ciò che ho imparato sui mirtilli l’ho ottenuto frequentando un corso organizzato da un’azienda del settore, guardando i cosiddetti tutorial, le lezioni nel web, ma soprattutto con l’esperienza. Ho perso diverse piante, ma ho acquisito nozioni che sono sempre disponibile a condividere con chi è interessato, nonostante all’inizio tanti colleghi siano stati con me avari di consigli», conclude Federica. La cosa che più l’emoziona, però, è stata la risposta al suo appello nel momento di difficoltà: «Non mi aspettavo tanta solidarietà e non pensavo potessero esserci delle persone così buone, molte delle quali sconosciute». Grazie anche a loro, Federica può continuare a coltivare il suo sogno.

Segusino è famosa anche per il suo storico presepio artistico, ambientato nell’atmosfera che il borgo aveva negli anni Quaranta del secolo scorso (ne parliamo a pagina 27, ndr).
Peculiarità del presepio è quella di cambiare ogni anno alcune scene a tema, quest’anno ispirate al film di Roberto Benigni La vita è bella…?. Il punto di domanda vuole porre una riflessione su quanto stanno vivendo oggi i bambini in Medio Oriente e su ciò che hanno vissuto i bambini 80 anni fa durante l’Olocausto. Info: www.presepiosegusino.it
Sono aziende con un ridotto circuito di vendita che realizzano prodotti alimentari garantiti dal punto di vista qualitativo e sanitario. Info: tel. 349-3882486, Instagram @al.figher, Facebook “Azienda Agricola Al Fighèr”, email: aziendaagricola.alfigher@gmail.com