Fatti
Il 29 novembre scorso a Vicenza si è tenuto il Giubileo diocesano del volontariato in apertura del Giubileo mariano per i 600 anni di Monte Berico. La messa nella Cattedrale, officiata dal vescovo mons. Giuliano Brugnotto e organizzata in collaborazione con il Csv Vicenza e Caritas, ha rappresentato il momento per celebrare e ringraziare i volontari per il loro servizio, la carità e la prossimità. Una giornata meravigliosa, che ha visto la sentita partecipazione di tantissimi volontari, donne e uomini impegnati per la comunità, a rappresentanza di tante realtà. Le parole del vescovo Giuliano Brugnotto sono state toccanti e pregne di significato: «La radice del servizio è l’amore», ma non nasce dal bisogno di sentirsi buoni o indispensabili, siamo tutti compagni di strada. Una strada percorsa in silenzio, senza cercare i riflettori, nei quartieri, nei centri di ascolto, nelle carceri, accanto a chi vive il disagio, per restituire dignità e luce. Strada che conduce ai luoghi dove le fragilità vengono ferite da “spade” invisibili come l’indifferenza, la solitudine, la violenza delle parole e dei gesti ma il volontariato ha la forza paziente di trasformare quelle armi in strumenti che coltivano relazioni, generano futuro, aprono spazi di ascolto e non di giudizio. Il volontariato è la prova concreta che la speranza non è un ideale astratto, ma una strada percorribile, fatta di gesti semplici e quotidiani.
Siamo chiamati a svegliarci dal sonno dell’abitudine, del “si è sempre fatto così”, perché la salvezza è più vicina di quanto pensiamo. Serve vigilanza interiore per non continuare a vivere senza la gioia e il bene nel cuore. L’obiettivo fondamentale del volontariato è arrivare al cuore: ascoltare, accogliere e condividere.