Storie
Il vescovo Pellizzo, allontanato da Padova 100 anni fa
Viaggio alla tomba del vescovo Luigi Pellizzo nella sua natia chiesa parrocchiale, dove volle essere sepolto: così si configura la giornata che un gruppo di preti e laici padovani vivranno a Faedis, in provincia di Udine – giovedì 23 marzo – nel centenario delle incresciose, forzate dimissioni dalla sede episcopale padovana, retta per 16 anni con mano «energica, lungimirante e fattiva», come ricorda la storica Liliana Billanovich, che al presule friulano ha dedicato una prolungata, rigorosa ricerca, su documenti d’archivio padovani e vaticani sintetizzata nel volume Luigi Pellizzo vescovo a Padova 1907-1923 (Il Poligrafo, 2014, pp. 290).
«È vitale per la Chiesa rileggere la propria storia criticamente e trarre profitto da questa conoscenza per rivedersi, eventualmente ravvedersi, per capire quali strade nuove imboccare e procedere oltre con rinnovata consapevolezza»: questa la convinzione espressa da Liliana Billanovich, studiosa con una prolungata attività di ricerca di storia sociale, religiosa ed ecclesiastica.«Io stesso in Vescovado dopo la santa comunione della giovane, potei osservare la ferita alla mano sinistra e il sangue vivo che ancor vi colava. I segni sono tanti, e tali sono le circostanze che volli esaminare in questi giorni da escludere affatto ogni allucinazione, ogni mistificazione o dolo».