Idee
Libertà educativa. Piena cittadinanza alle scuole paritarie
La scuola paritaria non vuole privilegi, ma che le sia riconosciuto l’importante servizio pubblico che offre e che ruota attorno a un’utenza complessiva di circa un milione di persone, se ai 900 mila allievi aggiungiamo i 100 mila dipendenti, ripartiti su 12 mila scuole. A minarne la sopravvivenza, più che il Covid-19, è una sorta di discriminazione culturale, che impedisce di riconoscere loro piena cittadinanza. Ne porta traccia un vocabolario che ancora le considera “private”, scuole di classe, diplomifici per asini d’oro. Questo pregiudizio ideologico segna un primato, un’eccezione nazionale, che non si riscontra più nemmeno nella laica Europa, dove il muro è caduto e il valore culturale costituito dalle paritarie è riconosciuto e apprezzato