Idee
Ddl Zan: serve una discussione responsabile sottratta alle esibizioni ideologiche
C’è legge e legge. Il ddl “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”, noto con il nome del primo firmatario, il Pd Zan, ha vistosamente due obiettivi paralleli: la tutela di persone deboli, fragili ed emarginate e l’affermazione ideologica. Sul primo registro si pongono gli articoli centrali, sul secondo, in tutta evidenza l’articolo 4 e gli articoli 7 e seguenti. A parte l’insistenza sull’ambiguo concetto di “genere”. Deve essere ben chiaro che questo doppio registro, anche se corrisponde ad una radicata linea culturale mainstream, ovvero indicata come pensiero dominante, almeno nei Paesi occidentali di capitalismo maturo, come ogni cosa, in democrazia, deve essere oggetto di una responsabile discussione. E di un bilanciamento