Egitto: la “grazia” a Zaki e la necessità di non abbassare la guardia

La decisione di concedere “il perdono” all’ex studente dell’università di Bologna è stata frutto di diverse pressioni, sia interne che internazionali. Nelle ore successive alla prima notizia circolata ieri, e relativa alla condanna a tre anni di carcere da parte della Corte (subito dopo annullata con l’atto di clemenza di al-Sisi), si sono susseguiti numerosi appelli per la liberazione per l’attivista ed ex studente. Il primo dei quali arrivava dal Consiglio di amministrazione del National Dialogue egiziano