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Campolongo Maggiore in festa per la parrocchia e la legalità
Festa della comunità a Campolongo Maggiore dall'8 al 17 giugno e festa europea della legalità il 9 giugno.
Festa della comunità a Campolongo Maggiore dall'8 al 17 giugno e festa europea della legalità il 9 giugno.
La comunità di Campolongo Maggiore è in festa dall’8 al 17 giugno, con due iniziative consolidate e che si contaminano tra loro. Venerdì 8 prende il via la festa della comunità, che da vent’anni è occasione per offrire dei momenti di ritrovo intergenerazionale e concludere l’anno pastorale. Don Emanuele Degan ha ereditato la festa dal parroco precedente e la porta avanti con convinzione perché «è importante intessere intrecci tra le diverse età e i diversi gruppi parrocchiali».
Dalla festa per genitori e bambini dell’asilo parrocchiale alla rimpatriata per gli animatori dell’Azione cattolica, passando per il rinnovo delle promesse matrimoniali, il pranzo con 40 coppie che festeggiano gli anniversari e quello per i “giovani” che compiono 50 anni, è chiaro che il coinvolgimento è davvero a 360 gradi. Non mancheranno momenti di riflessione, come venerdì 15 giugno con testimonianze curate dagli animatori e l’incontro tra i genitori dei bambini che hanno ricevuto il battesimo negli ultimi anni. Appuntamenti più leggeri e aggregativi saranno affidati alla musica, alla sfilata degli abiti da sposa e all’immancabile stand gastronomico.
Nei giorni della festa sarà possibile inoltre visitare la mostra dedicata al tempo, con i lavori realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia. I più giovani, con le loro famiglie, saranno i protagonisti anche dell’appuntamento di sabato 9 giugno al parco della legalità in via Volta a Campolongo, bene confiscato alla mala del Brenta, per la decima edizione della festa europea della legalità. Nel corso del pomeriggio saranno premiati i nove vincitori del concorso letterario, video e artistico intitolato a Cristina Pavesi per l’assegnazione di borse di studio, nato nel 2008 come forte risposta da parte della società civile alla notizia della libertà vigilata concessa a Felice Maniero. «Allora abbiamo provato molta rabbia – racconta Oriana Boldrin, organizzatrice della festa – Insieme ai genitori di Cristina abbiamo deciso di dedicare il premio a lei, vittima innocente per la quale nessuno ha mai chiesto scusa». La giovane studentessa universitaria è morta nel 1990 nel treno con cui stava tornando a casa a causa del blitz di un commando guidato da Maniero.
L’appuntamento più significativo della festa sarà la messa officiata da don Marco Cagol, la prima celebrata nella ex-villa di Maniero.