Natale in carcere. Don Grimaldi: “La vera rivoluzione non è diffondere violenza, ma l’amore che ci apre il futuro”

L'ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane scrive ai detenuti per Natale incoraggiandoli a superare “la sofferenza e la solitudine del cuore" che "rendono più difficile lo scorrere dei giorni” in carcere nei giorni di festa, puntando lo sguardo sull'unico amico che non tradisce mai: Gesù. Dio chiede solo di abbandonare le vie del male e lasciarlo entrare nel cuore di ciascuno