Mosaico
Scuola. Il recupero del Selvatico sarà realtà
Padova. È stato presentato il progetto per il restauro del fabbricato progettato nell’800 da Giuseppe Jappelli
Padova. È stato presentato il progetto per il restauro del fabbricato progettato nell’800 da Giuseppe Jappelli
Tornerà a rivestire un ruolo di primo piano per la città di Padova l’ex macello progettato da Giuseppe Jappelli, poi sede dell’istituto d’arte Pietro Selvatico. Il progetto di restauro e rilancio è stato presentato dalla Provincia di Padova, che ne ha l’onere della manutenzione, e coordinato con il Comune, che ne è proprietario, nonché condiviso con alcune associazioni culturali.
Il macello jappelliano fu inaugurato nel 1822 per sostituire quello, centrale ma in degrado, delle “vecchie beccherie”. Sorse in stile neoclassico su un terrapieno lungo le mura rinascimentali e il Piovego, e rimase attivo fino al 1909: lo contraddistingue un colonnato che ricorda un tempio greco, che immetteva in un cortile circolare anch’esso colonnato, in seguito dotato di copertura. Nel 1910 divenne sede della Regia scuola per le arti decorative e industriali intitolata a Pietro Selvatico, il fondatore dell’istituto. Tra il 1916 e il 1919 fu sede dell’Università castrense, che preparava giovani medici da inviare al fronte.
Il complesso fu più volte rimaneggiato e ampliato per fare fronte alle esigenze scolastiche, con la costruzione delle torrette laterali, della copertura del cortile circolare, di ulteriori ambienti e, nel 1969, del lungo prefabbricato che si estende a est tra il Piovego e via Loredan. Il pronao fu restaurato nel 2015-16.
L’intervento proposto ora dalla Provincia consiste nel restauro conservativo della parte storica dell’ex macello, nella demolizione del padiglione est, e nel restyling del padiglione prefabbricato, che sarà svuotato al piano golenale e messo in connessione architettonica con gli edifici storici, valorizzando le mura cinquecentesche e il Piovego.
Il tutto verrà effettuato in due lotti di intervento: il primo, già finanziato, riguarda il restauro del corpo storico, il secondo la ristrutturazione del padiglione est e del prefabbricato, pensato come “corpo fluttuante” e “anima contemporanea” del Selvatico. Oltre a rinnovare e rendere funzionali gli spazi scolastici, si prevede un auditorium con accesso autonomo, aperto alle attività del quartiere. Verranno poi attrezzati spazi espositivi per mostre temporanee e per le collezioni artistiche dell’istituto, che contano alcuni pezzi di gran pregio.
Nel corso dell’anno si prevede la stesura del progetto definitivo ed esecutivo, il via ai lavori nel 2022.
L’intervento al Selvatico è suddiviso in due stralci: per il primo è previsto un costo di 4,975 milioni di euro, già finanziato da Provincia e Fondazione Cariparo (2,250 milioni ciascuno) e per 500 mila euro dalla Soprintendenza. Per il secondo stralcio, per il quale si è alla ricerca della copertura, servono altri 3,5 milioni.