Mosaico
Museo nazionale Atestino. A Francesco Morosini, 108° doge
Fino al 27 settembre esposte le vicende veneziane legate al condottiero nato 400 anni fa
Fino al 27 settembre esposte le vicende veneziane legate al condottiero nato 400 anni fa
Fu doge e condottiero: con le sue gesta scrisse alcune delle pagine più importanti degli annali della Repubblica di Venezia. Tanto da diventare una delle figure di spicco nella storia della Serenissima. Nell’anno in cui la città festeggia i suoi 1.600 anni, Francesco Morosini (1619-1694) rivive nella mostra ospitata fino al 27 settembre nel museo nazionale Atestino di Este.
L’esposizione, intitolata “Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso” e ideata in occasione delle manifestazioni per i 400 anni dalla nascita del comandante, è il frutto di un protocollo d’intesa tra la direzione regionale Musei Veneto e il comando regionale della Guardia di Finanza del Veneto, con il patrocinio del Comune di Este. L’obiettivo della convenzione è ampliare la fruibilità pubblica del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale. «Attraverso la cultura si matura anche il concetto di legalità», ha sottolineato il generale Giovanni Mainolfi, comandante regionale delle Fiamme gialle, nel presentare la mostra, inaugurata il 13 maggio scorso. La mostra non archeologica ribadisce ancora una volta il ruolo del museo di Este «come un luogo di cultura a 360 gradi, un grande contenitore senza barriere», come lo ha definito la direttrice Federica Gonzato. E se per l’intero territorio il Museo è un importante presidio di storia e cultura, l’esposizione su Morosini diventa anche il simbolo della rinascita dopo i mesi di chiusura dettati dalla pandemia.
Curata da Alberto Pérez Negrete, l’esposizione propone nove tele originali sulle campagne militari che la Serenissima condusse a Candia (l’attuale Creta) e in Morea (l’odierno Peloponneso). Ma i quadri non sono che una parte della narrazione: nella sala delle Colonne i visitatori possono ammirare anche armi, cimeli, documenti storici, manuali sull’arte della guerra e mappe militari. Tra i pezzi più rari spiccano le insegne di comando turche, un cannone ottomano e persino alcuni strumenti musicali dei Giannizzeri.
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni. La prima racconta chi era Francesco Morosini, 108° doge della Repubblica di Venezia, quattro volte capitano generale da Mar nonché valoroso condottiero: i successi riportati in Grecia contro gli ottomani gli valsero l’appellativo di Peloponnesiaco. La seconda sezione è dedicata, invece, alle rocche del Seicento, mentre le ultime due alle fortezze di Creta e del Peloponneso, chiudendo il cerchio con la conquista di Atene.
Il risultato è una ricostruzione “immersiva”, resa ancora più coinvolgente dal concept espositivo: gli spazi sono scanditi da strutture lignee che evocano la suggestione della vita a bordo delle galee veneziane, dove Morosini trascorse gran parte della propria esistenza. Sezione dopo sezione, il visitatore si ritrova quindi immerso nell’epoca e nel mondo del condottiero veneziano.
Il 28 maggio sarà la volta delle situle, di cui il Museo nazionale Atestino ospita uno degli esemplari più strabilianti: la situla Benvenuti, fiore all’occhiello dell’intera collezione museale. Realizzata intorno al 600 a.C, è stata definita dagli studiosi “il poema per immagini” dei veneti antichi perché la decorazione scolpita sul bronzo racconta imprese e stili di vita dell’antico popolo venetico. Proprio all’arte dei vasi funerari è dedicata la mostra che verrà inaugurata il 28 maggio. I reperti provengono da tutta Italia e il loro trasferimento è stato possibile anche grazie alla convenzione recentemente siglata tra la Direzione regionale Musei Veneto e il comando regionale della Guardia di Finanza del Veneto.
In occasione della Giornata nazionale dei musei, sabato 22 alle 11.30 viene lanciato contemporaneamente nei musei archeologici di Este, Adria e Fratta Polesine la nuova iniziativa multimediale (video e realtà aumetata) “Attenti al lupo”, che mette in relazione tra loro i tre spazi espositivi.
Il progetto è di Talea teatro e Top-Teatri off Padova che utilizza il format “Museum alive” e l’app collegata, e organizzato in partenariato con la direzione regionale Musei del Veneto e l’associazione Studio D. Sostenuto dalla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Eventi culturali 2020”, il progetto coniuga linguaggi digitali e artistici, proponendo un modo innovativo di interpretare, promuovere e vivere i musei, rilanciando in maniera coinvolgente la visita dopo i mesi di chiusura. L’evento del 22 è su prenotazione: museo di Este, 0429-2085.