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Compie trent’anni il Civitas vitae Angelo Ferro alla Mandria. La cittadella della vita
Compie trent’anni il Civitas vitae Angelo Ferro alla Mandria, voluto dalla Fondazione Oic per generare “valore sociale”
Compie trent’anni il Civitas vitae Angelo Ferro alla Mandria, voluto dalla Fondazione Oic per generare “valore sociale”
La vita curata, accarezzata, accolta fino alla sua naturale conclusione, senza toglierle dignità di fronte alla vecchiaia, alla malattia e alle infermità, ma valorizzando le capacità fisiche e cognitive residue o scoprendo nuove, a volte inattese, risorse per continuare a essere ricchezza per se stessi e per gli altri, anche per i più piccoli. È stato questo, e continua a esserlo, l’alto spirito generatore del modello Civitas vitae, voluto dalla Fondazione Opera Immacolata concezione fin dalla posa della prima pietra dell’allora centro residenziale La Mandria nel maggio 1989. Ed era esattamente trent’anni fa, il 26 maggio 1992, quando i primi ospiti entrarono nel plesso A della residenza per anziani non autosufficienti Santa Chiara: fu la pietra miliare di quello che in tre decenni è diventato il Civitas vitae intitolato nel 2017 al professor Angelo Ferro, che fino alla fine si spese per la sua realizzazione attuando il valore più grande contenuto nella mission della Fondazione Oic: prendersi cura e valorizzare la vita di ogni persona, a partire dagli anziani. Questa “cittadella della vita” oggi non è solo un complesso sistema di strutture e servizi che, al fine di migliorare la qualità dell’esistenza nella terza e quarta età, si poggia su tre condizioni percepite come risorse: longevità, intergenerazionalità e aggregazione sociale. «Il Civitas vitae è un vero valore sociale per il territorio in cui sorge – spiega il presidente della Fondazione Andrea Cavagnis – perché eroga servizi non solo ai suoi ospiti, ma a tutta la comunità di appartenenza, agli anziani autosufficienti quanto alle famiglie. A volerlo sono stati più gruppi d’ispirazione, concependo per fasi un progetto che si è arricchito progressivamente di idee e convinzioni, trasformando il concetto di residenza per anziani in realtà integrata e mettendo al centro i valori dell’intergenerazionalità e della longevità attiva». Intorno alla Fondazione alla Mandria poi è cresciuto e si è sviluppato un quartiere intero, aumentando servizi, infrastrutture e opportunità sociali «ed è diventata un’esperienza urbanistica che non concepisce l’anziano, autosufficiente e non, isolato dentro a una struttura, ma dove tutta la comunità entra e continua ad arricchire la sua vita attraverso uno scambio reciproco». Ed è stato possibile anche esportare il medesimo spirito del Civitas vitae realizzando altre due realtà simili: «A Mandria – prosegue il presidente – c’è il vero e proprio centro pilota, poi è cresciuto il Civitas vitae Nazareth nel quartiere Forcellini sempre in città, aggiungendo alla residenza il nido e la materna, i servizi di riabilitazione e ambulatoriali per sei medici di base e due pediatri. A Vedelago, in provincia di Treviso, c’è il terzo reso possibile dalle peculiarità del territorio e dalle sue relazioni sociali». E c’è anche un auspicio che accompagna questo trentennale: «Il suo potere generativo – afferma il direttore della Fondazione Oic Fabio Toso – e non solo quello che realizza. Ci auguriamo che il modello Civitas vitae sia sempre più capito e inteso come realtà utile al territorio, per promuovere l’inclusione sociale, anche delle persone con disabilità, il confronto tra le generazioni, che restano valori fondamentali per una società più forte e coesa. Ci auguriamo che le amministrazioni si aprano sempre di più a questa visione: noi siamo pronti a formare e poi applicare i principi calandoli nei territori».
Il programma dei festeggiamentiGiovedì 26, dalle 10.30 alle 18, la festa per il trentennale è tutta rivolta a ospiti, familiari e personale. Al Civitas vitae Angelo Ferro saranno coinvolti i volontari delle associazioni afferenti alla Fondazione: dai nonni del cuore di Agorà ai volontari di Vada e del Civitas vitae sport education. In programma laboratori, visite guidate alle strutture, mostre fotografiche sulla storia e le attività di educazione stradale. Sabato 28 maggio alle 17, invece, nel palazzetto dello sport l’orchestra giovanile dei Polli(ci)ni terrà un concerto per ospiti, familiari, volontari e associati. Il programma presenta brani classici, alcuni del repertorio operistico, brani più contemporanei tratti dal jazz, musical e cinematografico. Dal 25 al 29 al Civitas vitae Angelo Ferro si concluderà la peregrinatio Mariae in tutte e tredici le strutture dell’Oic. Domenica 29 alle 16 si celebrerà la messa conclusiva seguita dalla processione nel parco della statua della Madonna, copia di quella di Fatima donata dal professor Ferro nel 2015 alla Fondazione.
La legge delega sulla riforma della non autosufficienza è all’esame del Governo Draghi. Venerdì 20 dalle 15.30 all’Università di Verona (complesso Santa Marta, via Cantarane 24 a Verona) è in programma il convegno “Il Pnrr cambia il sociosanitario, come cambiano professioni e modelli gestionali?” organizzato dal Dipartimento di Economia aziendale di UniVr con Uneba Veneto, che raccoglie quasi 100 enti non profit nelle sette province della regione che si dedicano ad anziani non autosufficienti, persone con disabilità, bambini fragili. Al convegno si può partecipare di persona o via Zoom: iscrizione necessaria su www.unebaveneto.org