Mosaico
Nel Veneto esistono circa 700 malghe, metà sono chiuse
La Regione Veneto ha censito circa 700 malghe, per la metà private e altrettante di proprietà pubblica: comunità montane, comuni o altri enti territoriali.
La Regione Veneto ha censito circa 700 malghe, per la metà private e altrettante di proprietà pubblica: comunità montane, comuni o altri enti territoriali.
Sono distribuite nei territori di quattro province: quasi 4 su 10 nel vicentino, tra Altipiano di Asiago e monte Grappa, il 25 per cento sono nelle montagne bellunesi e a Verona (monti Lessini); infine anche le prealpi trevigiane, come il monte Cesen, ne hanno un discreto numero. Molte sono chiuse o da ristrutturare; le malghe pubbliche, a differenza di quelle private, sono soggette a una più controllata disciplina di utilizzo che prevede un massimo di capi e appropriate modalità di alpeggio, e mira alla difesa idrogeologica dei pascoli. Chi “va per malghe” oggi non cerca solo oasi ambientali ma anche altro: buon cibo ad esempio, meglio se prodotto in loco come nel caso del burro e del formaggio. Oppure cerca esperienze, brevi passeggiate suggestive e non troppo difficili, in sicurezza, e magari pure la possibilità di dormire in luoghi isolati e godere di notti stellate e silenzi proverbiali… E, perché no, un contatto diretto con i malghesi o malgàri, che dir si voglia (dipende dai luoghi), e con gli animali, per vivere e far vivere ai più piccoli esperienze educative in vere fattorie didattiche montane: perché le malghe, giova ricordarlo, non sono un luna park ma vere aziende agricole. Dove trovare informazioni sulle malghe? Negli uffici turistici delle località montane, anche se alcune sfuggono perché si trovano in località isolate e poco note. Viene poi in aiuto internet: oltre che sul sito della Regione Veneto nella sezione apposita, c’è una mappa delle malghe bellunesi sul sito www.infodolomiti.it. Da consultare sono anche i siti Asiago.it e Montegrappa.org.