Mosaico
Latte bio veneto in continua crescita
Finisce quasi tutto ai caseifici, però viene remunerato di più
Finisce quasi tutto ai caseifici, però viene remunerato di più
Cresce nel Veneto la produzione di latte biologico. Lo rivela Veneto Agricoltura, l’azienda speciale della Regione che si occupa di agricoltura, foreste e ambiente. La quale mette in luce che si parla sì di una nicchia – appena un centinaio di produttori che valgono il 3,5 per cento dei circa 2.700 allevamenti da latte della Regione – ma è comunque un dato di cui prendere atto visto il gradimento che riscuote, dimostrato dalla recente edizione di “Caseus Veneti” tenutasi a inizio ottobre a Piazzola sul Brenta. A livello mondiale, quello del latte biologico è un comparto in continua espansione, passato da un valore commercializzato di circa 20 miliardi di dollari a inizio anni Duemila a oltre 110 nel 2019. I principali mercati sono il Nord America e soprattutto l’Unione Europea, dove la parte del leone come produzione la fanno Germania e Francia con oltre un milione di tonnellate di latte bio prodotte ciascuno (in totale arrivano al 40 per cento della produzione continentale). L’Italia, con circa 300 mila tonnellate, contribuisce con una quota del 5,5 per cento. In questo panorama si situa anche il latte biologico veneto, che secondo l’indagine di Veneto Agricoltura – realizzata tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 sul 75 per cento degli allevamenti censiti nel Veneto – deriva per lo più da allevamenti bovini (80 per cento), cinquemila capi che rappresentano il 2 per cento della mandria regionale. Solo in misura minore si produce latte bio da caprini e ovini (circa duemila capi). L’indagine ha rivelato poi come il latte biologico veneto sia pari al 7 per cento del prodotto italiano, ovvero poco meno di 200mila quintali. Solo una minima parte però viene attualmente venduta come latte alimentare, e in quanto tale riesce a spuntare un prezzo alla stalla più remunerativo rispetto al latte convenzionale: 50-52 euro a ettolitro contro 36-37. Un dato importante in una situazione di crisi senza precedenti, in cui quello degli allevamenti da latte è uno dei settori in maggiore sofferenza. La maggior parte del latte biologico veneto ha però un altro sbocco: viene inviata ai caseifici per la produzione di formaggio di alta qualità. In piccola parte viene anche trasformato direttamente dall’azienda che lo produce nei caseifici “agricoli”. Nel complesso il valore stimato della produzione è di oltre 10 milioni di euro (il 2,3 per cento del totale regionale). Non tutto è rose e fiori: molti operatori hanno segnalato che occorrerebbe lavorare oggi all’immagine del latte bio e alla sua percezione da parte dei consumatori, oltre a puntare con più forza su innovazione e nuovi investimenti da parte delle aziende. Azioni, queste, indispensabili per un ulteriore sviluppo della produzione di latte biologico totalmente veneto.