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“Pensieri preziosi”. Il gioiello devozionale al San Rocco fino al 5 febbraio
Sono 85 autori internazionali ospitati fino al 5 febbraio nell’ambito di “Pensieri preziosi”
MosaicoSono 85 autori internazionali ospitati fino al 5 febbraio nell’ambito di “Pensieri preziosi”
Una lunga collana composta da 365 sfere di sabbia che evocano il passare del tempo e da un filo che si intreccia quasi a voler simboleggiare l’inestricabile mescolanza tra la vita e la morte. E poi pettini, bracciali, anelli e spille, tantissime spille che “pungono” direttamente l’anima, oltre il tessuto. C’è chi ha incapsulato un ditale, eredità della famiglia, o chi, ribaltando la forma di un cammeo, imprime l’aura di un santo accennando all’agiografia del ricordo. Sono solo alcune delle opere che si possono ammirare fino al 5 febbraio all’oratorio di San Rocco a Padova, all’interno della mostra Gioiello devozionale che s’inserisce nella rassegna “Pensieri preziosi”, giunta alla 17a edizione e dedicata all’oreficeria contemporanea. Una devozione non limitatamente religiosa, ma che si collega al concetto di perdita, di lutto, ricordo e commemorazione, improvvisa mancanza di un affetto o di una persona cara. L’esposizione, a cura di Mirella Cisotto Nalon, con la collaborazione di Maria Rosa Franzin, su idea di Elena Alfonsi (socie dell’Agc, l’Associazione gioiello contemporaneo fondata a Trieste nel 2004) ospita la creazione di 85 autori internazionali. «Viviamo in un tempo totalmente immerso nel presente – spiega Ines Testoni che ha curato i testi del catalogo assieme Mirella Cisotto Nalon, Elena Alfonsi e Nichka Marobin – E senza che ce ne rendiamo conto, in questo modo facciamo implodere ogni prospettiva temporale, ossia la capacità di guardare tanto al passato quanto al futuro. In passato, nell’esame di coscienza intimo si potevano rincontrare i propri cari defunti, magari stringendo un oggetto che era loro appartenuto. È così che ha preso forma l’oggetto devozionale». Info su www.agc-it.org