Mosaico
A piedi e in bicicletta. I Colli Berici, perle da scoprire e da gustare con lentezza
I Colli Berici contengono perle artistiche, ma sono essi stessi perla da scoprire e gustare con lentezza.
I Colli Berici contengono perle artistiche, ma sono essi stessi perla da scoprire e gustare con lentezza.
Sono numerose le opportunità di escursioni con la possibilità di soste enogastronomiche in agriturismi e rinomate cantine vinicole, talvolta site in antiche ville. Dal centro di Vicenza, ad esempio, si può salire al santuario di Monteberico per la lunga scalinata porticata (sono numerosi i fedeli che partono da Padova, o dalle località vicentine, e raggiungono a piedi il santuario camminando tutta la notte). A Longare ci si può immettere sia nella recente ciclabile della Riviera Berica (36 chilometri pianeggianti tra Vicenza e Noventa Vicentina) sia nel percorso “E7 I paesaggi del Palladio” che conduce al lago di Fimon e Arcugnano, ritornando per Monteberico (una variante breve riduce le salite). Chi preferisce muoversi a piedi da Longare può seguire un frequentato percorso che sale al monte di Santa Tecla, passando per la pieve di San Mauro (settecentesca, con campanile medievale), dove si trova un anfratto noto come “covolo di santa Tecla”; si può proseguire per sentiero fino alla chiesa di San Rocco con il vicino “roccolo”, torretta per la caccia agli uccelli. Dalla vicina Lumignano un percorso porta all’eremo di San Cassiano, ai piedi di una parete rocciosa, immerso nel bosco: luogo suggestivo visitabile con guide la prima domenica di ogni mese. Altri itinerari sono suggeriti dal Consorzio pro loco Colli Berici (www.colliberici.it): esiste persino una “Alta via dei Colli Berici”, itinerario prettamente naturalistico diviso in 11 tappe destinato ad escursionisti ma anche bikers e trekking a cavallo, della lunghezza di 130 chilometri. Più a portata di tutti, invece, è la strada pianeggiante che costeggia il vicino lago di Fimon, sito di grande valenza paesaggistica, sede di ritrovamenti archeologici del Neolitico e importante per la presenza di flora e fauna tipiche delle zone umide. Dal lago partono anche più impegnativi sentieri che salgono alle contrade soprastanti (sentieri degli scaranti, degli zanchi, delle quattro fontane) e a Villabalzana. Più a ovest, a San Vito di Brendola si può seguire il sentiero di San Vito tra panorami, vecchie fontane, covoli e una piccola sorgiva: porta all’ex convento benedettino e alla corte con la chiesa che fu parrocchiale. A sud, invece, anche il territorio di Lonigo propone interessanti e facili sentieri (www.visitterredelgua.it) tra ville, conventi, chiese e sorgenti: si raggiungono siti come villa Rocca Pisana, con bella vista sulle prealpi vicentine.