Mosaico
Il birrificio dell’anno 2023 è agricolo e padovano
Un fenomeno che non smette di crescere, quello dei birrifici artigianali.
Un fenomeno che non smette di crescere, quello dei birrifici artigianali.
E il birrificio dell’anno 2023 secondo Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli produttori di birra indipendenti italiani, è il padovano Crak Brewery, premiato al “Beer&Food Attraction” di Rimini. Non è questo l’unico successo del birrificio di Campodarsego: una sua etichetta, la birra Mansueto, è stata servita alla Festa della Repubblica all’Ambasciata Italiana di Bruxelles. A essere precisi si tratta di un birrificio non solo artigianale ma anche “agricolo”, che utilizza cioè una parte di ingredienti prodotti in proprio, non meno del 51 per cento secondo il Decreto ministeriale 212/2010. «La nostra birra parte dal campo per poi giungere direttamente sulle tavole dei consumatori – commentano Anthony e Giorgia Pravato e Marco Ruffa, che hanno fondato il birrificio di Campodarsego nel 2015 – e nella filiera non vi sono distributori intermediari, siamo totalmente indipendenti. Selezioniamo il seme dell’orzo da piantare sui terreni agricoli, produciamo autonomamente anche il luppolo. Abbiamo pure degli alberi da frutto, per dare quel tocco in più alla nostra selezione di birre: la qualità, in ultima istanza, è al primo posto». Stando ai dati dell’Annual report 2022 di Assobirra, il consumo italiano di birra registra un 6 per cento di crescita rispetto all’anno precedente. E nel suo report sulla produzione artigianale di birra, Veneto Agricoltura rileva che in regione sono attivi 53 birrifici agricoli, per un fatturato annuo complessivo di circa 40 milioni di euro. «Sempre di più – aggiungono i titolari di Crak Brewery – il consumatore cerca una birra che sia facile da bere, ma che nel contempo sappia stupire. Spesso è associata a momenti conviviali e leggeri; oggi la parola chiave è semplicità». «Le birre artigianali e quelle agricole in particolare sono un comparto in continua espansione – sottolinea il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato – che ha il merito di valorizzare il legame col territorio. L’attenzione da parte del grande pubblico per l’origine degli ingredienti delle birre e le produzioni locali, buone, genuine e super controllate, è un attestato di stima e anche una sfida che va colta da tutto il movimento della produzione artigianale di birra. Ancora una volta il mondo agricolo fa da traino all’economia locale».