Mosaico
La malga dei poeti e i suoi sapori
Giovani imprenditori Matteo Marini e la malga Dosso di Sotto
Giovani imprenditori Matteo Marini e la malga Dosso di Sotto
Uno dei luoghi più suggestivi dell’Altopiano dei Sette Comuni è senza dubbio la malga Dosso di Sotto, per il panorama straordinario che vi si gode e per l’atmosfera contadina che vi si respira. Un luogo frequentato da artisti e scrittori, tanto da essere definito “la malga dei poeti”, e che ha stregato ad esempio Mario Rigoni Stern ed Ermanno Olmi: il primo vi ha ambientato alcuni racconti, il secondo vi ha girato il film Torneranno i prati. La malga è gestita da più di mezzo secolo dalla famiglia Marini, padovana di Cittadella, che da sempre durante il periodo estivo porta le vacche in altura per produrre formaggi, burro e altre tipicità lattiero casearie. Sono tante le storie e le immagini custodite dalla malga, affacciata su un panorama straordinario a 1.648 metri di altitudine, tra la Val Formica e Cima Larici, nella parte settentrionale dell’Altopiano. A raccogliere il testimone dal capostipite, nonno Tarquinio e dal papà Ugo è Matteo Marini, 30 anni, ingegnere che ha scelto di salire dalla pianura per continuare la tradizione di famiglia e tenere vivo questo angolo di paradiso, carico di poesia e di memorie. Matteo ha raccontato la sua storia e quella della malga anche alla recente Mostra del cinema di Venezia, nello spazio della Regione del Veneto dove è stato presentato il progetto di Coldiretti e della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo “Poeti, registi e contadini… ciak si gira in Veneto”, finalizzato a fare conoscere come l’agricoltura stia sempre più coinvolgendo e ispirando personalità artistiche. «Tra le fila delle nuove generazioni dell’agricoltura troviamo critici cinematografici, autori, documentaristi, dj e film maker – spiega Marco De Zotti, delegato regionale di Giovani Impresa – questa è la prova che i campi sono il posto giusto per coltivare passioni e l’arte». Intervistato dal giornalista Ferdinando Garavello, Marini ha raccontato la sua scelta di salvare la “malga dei poeti”. Per garantire la continuità nella gestione, Matteo ha scelto di lasciare il lavoro d’ufficio in pianura e tornare sui prati che tanto ama e che hanno segnato la sua infanzia e giovinezza. A Malga Dosso di Sotto si fa ancora oggi il formaggio con il latte delle vacche al pascolo, prodotti freschi e stagionati che sono valsi alla famiglia Marini numerosi premi e riconoscimenti. La lavorazione del formaggio avviene ancora con metodi tradizionali, senza l’utilizzo di fermenti e senza ricorrere a macchinari: ovvero tutte le fasi sono eseguite a mano e con la strumentazione di un tempo. I formaggi di malga sono arrivati persino sulla tavola del Presidente della Repubblica. Durante l’estate è possibile acquistare i prodotti direttamente in malga, ma anche degustare degli ottimi taglieri di formaggi e salumi, oltre che assistere alle diverse fasi di lavorazione del latte.