MosaicoVini solidali Quando il principale prodotto dell’agroalimentare italiano propone solidarietà attraverso le vendite di piccole e grandi etichette. Alcune proposte dai colli Euganei al lago di Garda passando per il Prosecco
Nella Regione trainante dell’enologia italiana non poteva mancare il legame tra vino e solidarietà. Sono sempre di più, infatti, le cantine che sostengono iniziative sociali e lo fanno, a Natale, con proposte pensate per l’occasione. Eccone alcune. Una cantina piccola ma che fa del sostegno a un progetto solidale una ragion d’essere è la Dofinè di Due Carrare. Nel periodo natalizio propone uno sconto del dieci per cento ai clienti, che possono decidere se accettarlo oppure trasformarlo in donazione alla rete Radiè Resch, gruppo di Padova: dal Prosecco doc al raboso, dal pinot grigio al refosco. «Il ricavato è destinato al sostentamento degli insegnanti del villaggio di Dofiné, in Haiti. A gennaio faremo il bonifico con il ricavato di questa e di altre iniziative: l’anno scorso avevamo raccolto circa duemila euro», racconta Riccardo Rizzi, titolare assieme alla moglie Nicoletta Carraro (www.dofine.it). Puntuale arriva poi la proposta di solidarietà di Ais Veneto, l’associazione sommelier che ogni anno individua una cantina che realizza l’etichetta Alba Vitae dell’anno, il cui ricavato andrà in beneficenza. Per il 2023 è stato scelto il merlot Sante Rosso 2021 di Tezze di Piave (Marca Trevigiana Igp) della storica cantina Cecchetto in formato magnum (1,5 litri, euro 55). Il ricavato andrà all’associazione Il Pulcino, fondata nel 1966 e che supporta i bambini nati prematuri o con patologie e le loro famiglie, sia nella fase di ricovero sia dopo la dimissione. Il vino è acquistabile anche tramite il sito store.aisveneto.it. Un’altra cantina attenta alla solidarietà è Le Morette di Peschiera del Garda. Con le vendite del loro limited edition Lugana doc Mandolara (euro 11, www.shop-luganalemorette.it) sostengono il progetto Diritto all’acqua in Etiopia del Gruppo missioni Africa. Il ricavato delle vendite verrà infatti devoluto al Villaggio della speranza, centro di riabilitazione pediatrica nella periferia di Gassa Chare, che si occupa di accogliere bambini orfani di madre alla nascita, denutriti e/o disabili da 0 a 3 anni. L’etichetta per questa bottiglia speciale è stata realizzata dall’artista vicentino Giakomo. Non parlano veneto ma sono ugualmente interessanti i vini proposti da Economia Carceraria, associazione nata nel 2018 che mette in rete tanti prodotti realizzati dai detenuti all’interno delle carceri italiane (economiacarceraria.com). Ecco quindi il Barbera Valelapena del carcere di Alba (Cuneo), in collaborazione con l’Istituto enologico Umberto I di Alba. C’è poi la linea Fresco di Galera che propone fiano, coda di volpe, falanghina e greco prodotti nella casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino). Da citare sono anche i vini siciliani Centopassi e pugliesi Hiso Telaray di Libera Terra (bottegaliberaterra.it/vini).
Dopo la vendemmia curata da 500 volontari (v. foto), è ora in vendita il Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco superiore extra dry della cantina Le Manzane, con etichetta in braille: parte del ricavato è devoluto alla onlus Unico1 che aiuta bambini malat
