Mosaico
Concerto di Primavera dei Solisti Veneti
L’8 marzo, oltre alle numerose iniziative rivolte al mondo femminile, è il giorno di inaugurazione della nuova stagione musicale dell’Orchestra dei Solisti Veneti.
Diretti dal maestro Giuliano Carella, i musicisti si esibiscono nel Concerto di Primavera organizzato alle ore 21 all’Auditorium Pollini di Padova. Il concerto inaugura le celebrazioni per il sessantacinquesimo anniversario dell’orchestra fondata da Claudio Scimone nel 1959 e che, per l’occasione, quest’anno proporrà un calendario straordinario che verrà illustrato prossimamente, in occasione della presentazione della nuova edizione del “Veneto Festival – Festival internazionale Giuseppe Tartini”. Protagoniste nella serata dell’8 marzo, oltre alle storiche violiniste dell’orchestra Chiara Parrini e Antonella Defrenza, la soprano cinese Yutong Shen, astro nascente della lirica, dotata di capacità tecniche e virtuosistiche che le hanno consentito di ricevere importanti riconoscimenti internazionali e Carolina Coimbra (in foto), arpista portoghese che collabora con le più importanti istituzioni musicali italiane, portoghesi e svizzere, e che eseguirà le più celebri e poetiche arie composte per questo antico strumento: il Concerto in si bemolle maggiore per arpa e archi, di Georg Friedrich Händel. Prima dell’inizio del concerto, il sipario si aprirà con l’assegnazione di una borsa di studio (istituita da Lions Club Padova Morgagni) al miglior laureato del Conservatorio Pollini nell’anno accademico 2022-2023, riconosciuta alla violinista Chiara Volpato Redi (laurea triennale 110 e lode con menzione d’onore), che nella serata sarà anche parte dell’organico dell’orchestra. Ingresso al concerto euro 10; info e acquisto biglietti su solistiveneti.it
Musica sacra a Montegaldella venerdì 8 marzo
Nella Pieve di Santa Giustina alle 20.45 concerto Passione di Christo secondo Giovanni di Francesco Corteccia (1502-1571). Si esibisce il coro Coenobium vocale, direttore Maria dal Bianco, voce Luciano Bertoli. Il concerto è in ricordo di Luciano Campesato e a sostegno dell’organo restaurato.
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