Mosaico
Murelle. Oltre 800 pannelli da consolidare
Murelle È iniziato il restauro delle vetrate della parrocchiale di Santa Maria Assunta. L’intervento richiederà almeno un anno
MosaicoMurelle È iniziato il restauro delle vetrate della parrocchiale di Santa Maria Assunta. L’intervento richiederà almeno un anno
È stato avviato a marzo il restauro delle vetrate artistiche policrome della chiesa di Santa Maria Assunta a Murelle (Venezia). Un lavoro impegnativo, vista la mole di manufatti, e per il quale è previsto che ci vorrà almeno un anno di lavoro. Una a una, le vetrate saranno portate nel laboratorio della ditta Caron Vetrate Artistiche di Creazzo, per poi essere rimontate una volta pronte. Nel frattempo, la chiesa rimarrà aperta e agibile. Le vetrate della chiesa di Murelle non sono antiche, risalgono infatti al secondo dopoguerra. L’edificio però è ampio e presenta finestre sia nel perimetro superiore della navata, dove si trovano quattro trifore per lato, sia in quello inferiore. Nella parte bassa la zona principale è quella presbiteriale, dove si trovano vetri policromi soffiati a bocca, colorati in pasta, con una legatura a piombo più fitta rispetto alle vetrate della navata, che sono invece realizzate in “vetro cattedrale” tirato a mano, solo in parte legato a piombo. Vi è infine il grande rosone al centro della facciata. In totale si calcolano circa 880 antelli, ovvero pannelli vetrati (in una trifora ve ne sono 11) per circa 7mila tessere stimate. Elemento integrante della vetrata è considerato anche il serramento, parte integrante dell’intervento di restauro. Tutte le vetrate poggiano infatti su serramenti metallici piuttosto massicci. Una particolarità riguarda il rosone di facciata: come era uso nei secoli passati, sembrerebbe avere la parte vitrea direttamente inserita nel muro e non in un serramento. Le cornici di pietra creano infatti il disegno stesso del rosone e in esse sono collocati i piccoli pannelli vetrati che lo compongono. «Non è una rarità, è un modo di costruire antico – conferma il restauratore, Mattia Modolo – molte grandi vetrate delle cattedrali francesi medievali sono state fatte in questo modo, senza serramento». Nonostante si tratti di manufatti che non hanno nemmeno mezzo secolo di vita, le vetrate di Murelle presentano importanti problemi dovuti a deformazioni della serramentistica e dei vetri che hanno portato alcuni antelli a una condizione prossima al collasso. A Murelle ogni pezzo di vetrata è formato da tre antelli. Si rende quindi necessario asportare i pannelli per un restauro laboratoriale che prevede sia fasi di pulitura che di consolidamento della parte strutturale. In particolare, è necessario spianare molti antelli per riportarli alla condizione originaria. Si termina con un ultimo intervento di protezione prima di poterli riporre in opera. Anche alle vetrate di Murelle come a quelle del battistero di Padova viene infatti montato il sistema di protezione brevettato che consente di accoppiare le vetrate a dei vetri cristalli trasparenti con microcamera chiusa: un procedimento che permette di proteggere la vetrata originale da intemperie come la grandine, e allo stesso tempo di godere dall’interno dell’opera originale. Il vetro esterno con microcamera non permette poi lo sviluppo di condense, e con le sue caratteristiche anti raggi ultravioletti garantisce la protezione di eventuali dipinti sottostanti. Tutti gli interventi vengono realizzati in coordinamento con la competente Soprintendenza, che ne controlla le varie fasi attuative. Una prima parte di lavoro, consistente nell’asporto delle prime vetrate su cui si è già iniziato a operare, è già stata fatta, in particolare per la parete sinistra nord della navata, che necessitava di un più urgente intervento. Le forature sono state tamponate provvisoriamente con pannelli di protezione e la chiesa rimane agibile.
La parrocchia di Murelle – Diocesi di Padova e provincia di Venezia – è molto antica ma l’attuale chiesa fu eretta tra 1896 e 1905 al centro del paese. Sul luogo della precedente, demolita, fu eretto a memoria in via Cognaro un capitello, dedicato sempre alla Madonna Assunta.