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Il bosco di domani. Altopiano, dopo Vaja tornano gli alberi al Termine
“Il bosco di domani” è un’iniziativa nata da alcuni appassionati di musica, coinvolge le terze elementari
“Il bosco di domani” è un’iniziativa nata da alcuni appassionati di musica, coinvolge le terze elementari
La Regione Veneto ha approvato a giugno una legge che promuove la piantumazione di alberi? Un gruppo di “vecchi” compagni di scuola l’ha anticipata! È accaduto nei prati della località Termine, in Comune di Asiago al confine con il Trentino (e un tempo con l’impero Asburgico), territorio gestito dal Consorzio Usi civici di Rotzo, Pedescala e San Pietro. «La storia – racconta Paolo Pizzolato – nasce da un gruppo di amici vicentini appassionati di musica, che si ritrovano per ascoltare vecchi vinili. Nelle serate conviviali è venuta l’idea di ringraziare per la buona vita vissuta facendo qualcosa con il senso della restituzione. La prima iniziativa del gruppo, che ora è diventato un’associazione, “La casa del blues”, è stata la donazione di un defibrillatore al comune di Montecchio Precalcino con i soldi raccolti durante la rievocazione del cinquantesimo del concerto di Woodstock». Durante il Covid l’associazione ha donato camici all’ospedale Santorso, dato un contributo alla casa di riposo di Schio e ora sostiene un progetto per mammografie e ecografie gratuite. Ha inoltre istituito una borsa di studio di mille euro per uno studente di chitarra al conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza. Vedendo il disastro di Vaia è nata invece l’idea di creare “Il bosco di domani”. «Abbiamo interessato la Regione – continua Pizzolato – che ha apprezzato il progetto e dapprima ci ha donato le piante dal vivaio di Veneto Agricoltura, e in un secondo tempo anche la manodopera per piantumarle. A noi è rimasto di portare con il pullman gli alunni di una terza elementare, quella di Monticello Conte Otto, fino all’Osteria all’Antico Termine. Qui i ragazzi hanno piantumato le ultime cento di 2.500 piante. Il percorso durerà tre anni in quanto gli allievi saranno portati una volta l’anno a vedere la crescita delle piantine e capire la loro l’importanza per la nostra esistenza, e in quinta passeranno il testimone alle nuove terze. Nel progetto è stato coinvolto lo scrittore di Roana Daniele Zovi». Grazie alla nuova legge 14 della Regione (box a lato), il progetto ha potuto avere una seconda puntata, stavolta in tema di boschi di pianura. È stato coinvolto infatti il Comune di Marano vicentino, che ha ottenuto cento alberi da Veneto Agricoltura che saranno piantumati (tempo permettendo) lunedì prossimo 25 novembre in un parco pubblico locale: sono coinvolti stavolta 74 alunni sempre di terza elementare. A ogni alunno l’associazione farà omaggio di un’opera dell’illustratore Giuliano Dall’Oglio e di una cartella dove si descrive quanto fatto.
A giugno la Regione Veneto ha promulgato una legge, la n. 14, per la riqualificazione ambientale del territorio e il miglioramento dei servizi ecosistemici, promuovendo la biodiversità e la mitigazione degli impatti antropici. Per l’incremento del patrimonio arboreo, pubblico e privato, si possono richiedere piantine autoctone a Veneto Agricoltura.