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Regali di pace. Un dono contro tutti i conflitti del pianeta con Altromercato
Dalla Palestina al Burkina Faso, le botteghe di Altromercato offrono idee per sostenere la pace anche rimanendo a casa propria
MosaicoDalla Palestina al Burkina Faso, le botteghe di Altromercato offrono idee per sostenere la pace anche rimanendo a casa propria
Regalare pace si può, anche restando in Italia. Perché sostenere le molte realtà che operano nei luoghi dove, anche se non tuonano i cannoni, “la pace non c’è”, è un regalo per tutti: a Natale è più semplice, perché alcuni offrono prodotti artigianali, calendari e dolciumi, facilitando la raccolta di offerte. Ma poi c’è sempre la possibilità di adottare un progetto, un’azione positiva – una vaccinazione o un kit igienico – o anche semplicemente regalarsi e regalare la possibilità di informarsi, riflettere su ciò che la pace è, ciò che la mina, attraverso il dono di un libro. Un punto di riferimento in Italia sono le botteghe del commercio equo e solidale, molte gestite da organizzazioni locali spesso socie di Altromercato, la più grande centrale del settore a livello nazionale. «Tutti i nostri prodotti – racconta, per Angoli di Mondo, Valentina Puato – sono scelti sulla base di progetti che danno risposte concrete a situazioni di criticità, e per l’impatto positivo sulla comunità, sulla condizione femminile e sull’inclusione, in Italia e all’estero». Qui è possibile trovare proposte regalo tutto l’anno, col valore aggiunto dell’economia di relazione: ovvero, si sa chi c’è dietro. Un esempio sono i prodotti realizzati in Palestina, in particolare con associazioni di donne, come quella della linea Natyr (vedi articolo sotto). Come non citare poi Syriana, la “saponetta di Aleppo”, prodotta da un’associazione e il cui intero ricavato è destinato ai bambini siriani rifugiati nei campi profughi in Turchia? Una zona sempre calda è anche il Burkina Faso, dove opera l’Ong padovana Aes ccc che sostiene una filiera di cosmesi dell’Union de femmes de Garango. «È un progetto – continua Puato – di cui abbiamo seguito il percorso nella sua evoluzione: nato come azione di contrasto alla malnutrizione con azioni di educazione alimentare, ha portato allo sviluppo di azioni di empowerment femminile, di riforestazione e tutela della biodiversità, di costruzione di una filiera equo solidale oggi riconosciuta». Segnaliamo, tra i libri editi da Altraeconomia, Chiusi dentro, analisi delle politiche di respingimento dei migranti a livello internazionale, realizzata da “Rivolti ai Balcani”, rete nata per tutelare i diritti di chi percorre la rotta balcanica, e Disarmati, del veneziano Riccardo Bottazzo, che ripercorre la storia dei Paesi che hanno rinunciato all’esercito. Dove trovare queste e altre proposte? Nelle sedi di Angoli di mondo (wwww.angolidimondo.it) di Padova in riviera Tito Livio 46, in via Jacopo da Montagnana 17 e in via Barroccio dal Borgo 10; a Cittadella, Galleria Mantegna in via Indipendenza 39 e Stella del Sud in via Marconi 1; a Solesino, L’Arcobaleno in via XXVIII Aprile 24. Altre botteghe della rete sono a Monselice Il Colibrì in via Roma 26; a Conselve Millesoli in via Matteotti 34/36; a Montagnana Miramondo in via Cesare Battisti; a Piove di Sacco Tam Tam in via Castello 53.