MosaicoLungo la via non mancano i relitti siano essi oggetti apparentemente inanimati, tronchi spezzati distesi sulla spiaggia d’inverno, oppure persone, che hanno perduto l’orientamento e non trovano più la “via” verso casa, perché trafitti dalla vita, dal dolore, dalla mancanza, dalle malattie, dagli errori, dalle ingiustizie, dal vuoto.
Questo è il tema in cui si inseriscono le poesie di Giovanni Sato, raccolte in La via e i relitti, pubblicato da poco dalla casa editrice Cleup con prefazione di Maria Beatrice Autizi, già docente di storia dell’arte e curatrice di mostre e cataloghi d’arte e Luciano Nanni, filosofo e semiologo italiano. Oculista padovano, specializzato nella riabilitazione visiva dell’ipovisione, Sato è un personaggio poliedrico e versatile, che ha pubblicato nel tempo numerosi libri di poesie, ognuno dei quali rappresenta una esperienza tematica unica. «Nessuno si cura dei relitti / che nella marina stanno / coperti d’alghe e di conchiglie. / Nessuno si cura mai di chi / cade lungo la via del giorno / e lì lo lascia senza guardare», scrive il poeta in una delle poesie. I relitti sono ancora vita e da essi può scaturire una inimmaginabile energia: basta ri-abilitare il loro e il nostro cuore per “vedere”, oltre le bassezze delle cose e far scorrere l’infinito in esse e su di noi. Infinito che è sempre presente nell’anima del mondo. Con questa raccolta Sato «torna ad un tema a lui particolarmente caro, il viaggio interiore – si legge nella prefazione a cura di Maria Beatrice Autizi – attraverso i percorsi della memoria, i ricordi fugaci e la riflessione sul senso del tempo e dello spazio, lo stupore di fronte a un paesaggio carico di simbolismo, in cui elementi come le conchiglie, le piume e le onde evocano leggerezza, libertà, spiritualità, ma creano anche un’atmosfera di transizione e di movimento. In questo volume Sato esplora lo scorrere delle emozioni e delle sensazioni, con il mare come sfondo costante e simbolo potente». Una raccolta intensa, la cui particolarità sta anche nella collaborazione con l’artista padovano Alberto Bolzonella che con i suoi disegni a inchiostro accompagna le poesie e ne dona una dimensione visiva, raccontando con sensibilità e immediatezza le emozioni evocate da Sato. Si crea così un dialogo armonioso tra parole e immagini in cui «le illustrazioni non solo accompagnano i testi, ma ne amplificano le risonanze emotive, contribuendo a creare un’esperienza estetica completa e immersiva per il lettore». «Il dialogo tra poesia e arte visiva – conclude Maria Beatrice Autizi – si traduce così in un viaggio interiore che immerge il lettore in una dimensione di contemplazione».
