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Valentina Berengo racconta i romanzi d’amore in sei podcast
Valentina Berengo racconta i romanzi d’amore in sei podcast. «Non sono letture “rosa”, ma trame con grandi temi di potere, introspezione e avventura»
MosaicoValentina Berengo racconta i romanzi d’amore in sei podcast. «Non sono letture “rosa”, ma trame con grandi temi di potere, introspezione e avventura»
Innamorata da sempre della lettura e dei libri, Valentina Berengo, classe 1982, riccioli biondi e sorriso aperto, ha ideato un progetto originale e innovativo: un podcast in cui racconta la sua verità sui romanzi d’amore. Il titolo, “La verità vi prego sull’amore. I romanzi d’amore piacciono a tutti”, riprende la poesia di Wystan Hugh Auden del 1930 in cui l’autore inglese si pone la domanda delle domande: che cos’è l’amore? «Uno dei temi più affascinanti, il motore dell’universo – secondo Valentina Berengo – I contenuti dei podcast vogliono sfatare l’idea che i romanzi d’amore siano letture “rosa”, con trame semplificate, adatti solo alle donne, fenomeno melenso che coinvolge adolescenti e signore avanti con l’età: i romanzi d’amore sono molto di più e includono temi di potere, guerra, avventura, indagine psicologica, introspezione, mistero». Nel podcast, prodotto con la testata dell’università di Padova Il Bo Live, vengono raccontati sei romanzi (uno a settimana), scritti da uomini e donne, di recente pubblicazione o vecchi di un secolo, da autori maturi e giovani, a due e a quattro mani, e sono ambientati sia nel presente che nel passato. L’autrice ne scandaglia curiosità, aspetti linguistici, aneddoti sulla vita degli autori. Le puntate audio hanno preso avvio nel giorno della festa degli innamorati, il 14 febbraio, nelle principali piattaforme podcast (e anche nel sito del Bo Live ilbolive.unipd.it), con il primo romanzo L’amante senza fissa dimora di Carlo Fruttero e Franco Lucentini (Mondadori, 1986). «È un romanzo uscito dalla penna di due grandi intellettuali dell’epoca che avevano l’immensa capacità di non prendersi troppo sul serio – sottolinea Berengo – Si tratta dell’incontro tra una bella gallerista e un misterioso uomo venuto da chissà dove, che di mestiere fa la guida turistica; si svolge tutto in tre giorni, in una Venezia sconosciuta popolata da comprimari piuttosto comici». L’autrice utilizza un registro linguistico leggero e coinvolgente, creando curiosità nell’ascoltatore, invitando alla lettura del testo, e cercando di tracciare l’identikit del lettore ideale per ciascun libro. Gli altri titoli di cui parlerà nei prossimi podcast sono: Le ho mai raccontato del vento del Nord di Daniel Glattauer (Feltrinelli 2010), Lieto fine di Isaac Rosa (Einaudi 2023), L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez (Mondadori, 1985), Una scrittura femminile azzurro pallido di Franz Werfel (Adelphi 1991), Intermezzo di Sally Rooney (Einaudi, 2024). Valentina Berengo, laureata in ingegneria, ha fatto della sua passione, la letteratura, un mestiere: scrive di narrativa su quotidiani e riviste online, è tra i fondatori di “Scrittori a domicilio” e di “Personal book shopper – dimmi chi sei e ti dirò cosa leggere”, presentatrice di autori nelle librerie e ai festival, critica letteraria in Rai a “Milleeunlibro”. Sulla scia del podcast, ha scritto un monologo teatrale a due voci La verità vi prego sull’amore. Divagazioni letterarie dalla vita al romanzo e viceversa messo in scena il 13 febbraio a Selvazzano Dentro, all’auditorium San Michele, nell’ambito della rassegna “Una Selva di Libri”, insieme all’attore Roberto Serafini e al musicista Guido Rigatti; questa volta i libri coinvolti sono stati ben sedici tra romanzi, sillogi poetiche e un dizionario sui generis. «Siamo tutti coinvolti nella ricerca della felicità, ma sull’amore abbiamo molta confusione – conclude la giornalista – si parla quasi sempre di relazioni in un’ottica individualistica che non condivido, e se ti dici innamorata, sei assolutamente fuori stagione. Siamo spinti alla performance in ogni campo della nostra esistenza, pure in quello personale. Per fortuna esistono i libri: loro (e scrittori e scrittrici) l’amore se lo ricordano bene!».