Mosaico
Con la musica per diffondere la cultura
Ha un nome il "testimone della cultura 2025", svelato lo scorso 28 marzo alla serata di premiazione del sesto Galà della cultura tenutosi a Villanova di Camposampiero.
MosaicoHa un nome il "testimone della cultura 2025", svelato lo scorso 28 marzo alla serata di premiazione del sesto Galà della cultura tenutosi a Villanova di Camposampiero.
Curato dal Tavolo della cultura – organismo composto da assessori e consiglieri dei dieci Comuni del Camposampierese – per celebrare le eccellenze dei singoli paesi in questo ambito, l’evento ha così conferito il titolo di testimone 2025 a Claudia Ferronato con questa motivazione: «per l’eccezionale talento e la passione con cui ha saputo diffondere la cultura musicale, facendo del canto corale un’esperienza di condivisione e armonia. Per il suo impegno nell’avvicinare le persone alla musica, trasformando ogni voce in emozione e ogni esibizione in un racconto da vivere insieme». «É stata una grandissima sorpresa – confessa – Alcuni anni fa avevo ricevuto il premio come testimone del mio paese, Villa del Conte, e dunque mi ritenevo già felicissima. Mi onora aver conseguito ora quello da parte di tutti i Comuni e mi fa capire che sia stato riconosciuto il mio impegno per il territorio, valorizzando e portando qui la musica. Intendo omaggiare il titolo continuando nel mio percorso, riconoscente del fatto che qualcuno sia attento a valorizzare questo lavoro che è più difficile rimanga in sordina rispetto ad altri, essendo legato alla musica». Da diversi anni quest’ultima accompagna la vita di Claudia, dagli inizi nel coro parrocchiale fino al palco di San Pietro in occasione dei concerti di Natale. Cantante di professione, con il gruppo Calicanto ha partecipato ai più grandi festival mondiali proponendo una musica veneta rielaborata, mentre con il maestro Diego Basso ha avuto l’opportunità di lavorare anche in televisione, dove è stata responsabile dei vocal coach per la trasmissione Rai SanremoYoung. Aspetto importante nella sua carriera è la dimensione corale del canto: «Penso sia una delle espressioni massime a livello di relazione e di possibilità di sblocco per certe difficoltà emotive – afferma Ferronato, musicoterapista e direttrice di quattro cori – Anche la motivazione del premio sembra proprio valorizzare l’aspetto benefico che il lavoro sulla voce e sulla vocalità può portare a ciascuno».
Riccardo Rocca