I tassi bassi non bastano, si prova con il cuneo

Il decreto stabilisce che l’importo di 100 euro mensili (a integrazione dell’attuale bonus Irpef) verrà corrisposto interamente al di sotto di un reddito di 28.000 euro. Quindi quest’anno 600 euro e 1200 il prossimo; al di sopra di tale soglia – ed è una novità - l’importo decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro. Superato tale livello, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi sopra i 40.000 euro di reddito. Favorisce lavoratori privati e anche pubblici con alcune categorie in particolare (ministeriali e scuola). Trova il consenso dei sindacati e il via libera di principio delle imprese che attendono tagli sulla parte di loro competenza nella fiscalità legata al rapporto di lavoro. Più l’economia riprenderà tono, più margini ci saranno per dare continuità al secondo semestre 2020 un po’ più ricco