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Caucaso. Aldo Ferrari (Unive): “Focolaio di crisi dimenticato da anni ma altamente esplosivo”
Prima il Papa con un appello alla pace lanciato all’Angelus. Poi il Patriarca di Mosca Kirill con una dichiarazione firmata personalmente per chiedere una risoluzione di pace al conflitto armeno-azero. I leader religiosi, ma non solo, guardano con preoccupazione all'acuirsi della tensione nella regione del Caucaso. Per fortuna gli scontri - scoppiati il 12 luglio scorso al confine tra Armenia e Azerbaijan - si sono esauriti in pochi giorni perché il rischio di coinvolgere attori forti, come Russia e Turchia, sarebbe troppo alto. Intanto però la popolazione in Armenia è allo stremo