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Afghanistan: padre Scalese (Kabul) al Sir, “non ci siamo mai sentiti soli. Non abbandoniamo questo Paese e il suo popolo sofferente”
"Solo il primo giorno, tra il 15 e il 16 agosto, quando non si sapeva che cosa potesse succedere, ho provato un po’ di preoccupazione. Ma già dal giorno dopo, stando dentro l’ambasciata, ero tranquillo. Fuori i cancelli della nostra rappresentanza diplomatica c’erano i talebani che se avessero voluto farci del male avrebbero potuto.