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Perù: una crisi senza fine
Una crisi che pare senza fine. Una matassa sempre più aggrovigliata. Il Perù assiste da due mesi a una protesta sociale che ha paralizzato il Paese, sempre più spaccato tra il “centro” di Lima e l’enorme periferia della “sierra” andina, della “selva amazzonica”, dei grandi altipiani e delle profonde vallate, che solcano un territorio più grande di Italia, Francia e Germania messe assieme. Circa sessanta morti, centinaia di feriti, devastazioni, blocchi stradali, quasi quotidiani assalti ad aeroporti, istituzioni e imprese, 200 mila persone che sono, appunto, scese dalle Ande per “accamparsi” nella capitale.