Fatti
Padova. Lo sport gioca per il clima
Padova Uno strumento prezioso per fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico perché sa andare oltre le barriere. Se n’è parlato nell’incontro organizzato dalla Canottieri
FattiPadova Uno strumento prezioso per fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico perché sa andare oltre le barriere. Se n’è parlato nell’incontro organizzato dalla Canottieri
Sport e sostenibilità: un binomio inscindibile, come il benessere umano e quello ambientale, eppure ancora poco indagato. Ad accendere un riflettore su questo tema ci ha pensato la Canottieri Padova, storica realtà sportiva cittadina (114 anni compiuti) che ha chiamato a confrontarsi sull’argomento tre relatori d’eccezione, per curriculum e competenze, introdotti dal presidente dell’associazione Andrea Massaggia. L’incontro dello scorso 26 maggio, aperto dal saluto dall’assessore Diego Bonavina e moderato dal campione olimpico Rossano Galtarossa, è stato promosso dalla Canottieri insieme ad Asvis nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile. «Greta aveva ragione», ha esordito Andrea Rinaldo, docente di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova, direttore del laboratorio di Ecoidrologia di Losanna, responsabile per la sostenibilità della European Professional Club Rugby e vincitore dello Stockholm Water prize (il cosiddetto Nobel dell’acqua). Ma per fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico lo sport è uno strumento prezioso perché permette di veicolare, oltre ogni barriera culturale e sociale, i valori della sostenibilità: inclusione, rispetto reciproco, impegno e responsabilità. Rinaldo ha osservato che, se i grandi eventi sportivi applicassero principi di sostenibilità, sarebbero imitati da altri, innescando un circolo virtuoso, con ricadute positive non solo ambientali, ma anche economiche, perché i capitali d’investimento si stanno sempre più orientando verso attività in linea con queste tematiche. Sulla necessità di un cambio di passo in questa direzione ha messo l’accento anche Francesca da Porto, prorettrice alla sostenibilità e docente di Scienza delle costruzioni all’Università di Padova. L’ateneo patavino lo ha fatto con la gestione dei rifiuti, l’efficientamento energetico, il riutilizzo dei beni, partendo da un’analisi preliminare alla quale deve seguire una misurazione dei risultati per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale. Per ottenere dei risultati è fondamentale remare insieme nella stessa direzione. Marta Basilicata, responsabile del progetto Canottieri “Remare a scuola” e allenatore di canottaggio, ha sottolineato l’importanza di valorizzare le diversità, per promuovere la persona e con essa il gruppo. Gruppi che non sono mai omogenei ed è questa una base da cui partire, anche da parte dei formatori, per impostare nuovi modelli di sviluppo. Al termine dell’incontro Mario Rigoni e Margherita Sedino hanno presentato il report di sostenibilità di cui la Canottieri si è dotata. Il documento valuta gli impatti positivi anche in ambito ambientale generati dall’associazione attraverso lo sport e indica i propositi di miglioramento per il futuro.
L’incontro del 26 maggio promosso dalla Canottieri di Padova si è svolto in concomitanza con il torneo internazionale di wheelchair – il tennis in carrozzina – “Commit Open” giunto alla terza edizione. Il torneo è di grado 3,con un montepremi di 14 mila dollari e ha visto la partecipazione anche di atleti tra i migliori dieci del mondo. Compreso nel circuito Itf, la Federazione internazionale tennis, è una delle manifestazioni più importanti di tennis in carrozzina del panorama nazionale.
Segnali di schiarita all’orizzonte per il mercato dell’auto: a maggio 2023 il settore ha segnato una crescita in Italia con il più 23,1 per cento. Meno il Veneto con un più 22,59 per cento, ma è in netta risalita Padova (20,03 per cento). «Il tempo passa, il 2035 è praticamente dopodomani e le vendite di veicoli a zero e emissioni restano sempre marginali» ha dichiarato Massimo Ghiraldo di Confcommercio Ascom.