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Esserci, nel dopo di noi. Incontri con Università di Padova e Fondazione Oggi e Domani
Sei appuntamenti promossi da Università di Padova e Fondazione Oggi e Domani sugli strumenti patrimoniali a tutela delle persone con disabilità
FattiSei appuntamenti promossi da Università di Padova e Fondazione Oggi e Domani sugli strumenti patrimoniali a tutela delle persone con disabilità
«Cosa succederà a nostro figlio quando non ci saremo più o saremo troppo anziani? Come essere sicuri che i risparmi di una vita messi da parte per lui non verranno presi da altri? E se gli intestassimo una casa?». Queste sono solo alcune delle angosciose domande che milioni famiglie di persone con disabilità si pongono quotidianamente. Temi di fondamentale importanza sui quali nel 2016 è intervenuta la legge 112, detta del“Dopo di noi” (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare), emanata dal nostro Parlamento con l’obiettivo di favorire il benessere, la piena inclusione sociale, l’autonomia e la dignità delle persone con disabilità, predisponendo alcune possibilità come la costituzione di trust, vincoli di destinazione e fondi speciali disciplinati dal contratto di affidamento. Su questi argomenti la Fondazione Oggi e Domani e il dipartimento di Diritto privato e Critica del diritto dell’Università di Padova organizzano sei appuntamenti formativi gratuiti, dei quali uno già tenutosi a Padova l’11 aprile e gli altri in programma, sempre dalle 14.30 alle 18.30, a Rovigo (18 aprile), Cittadella (9 maggio), Este (16 maggio), Adria (23 maggio) e Piove di Sacco (30 maggio). «La Fondazione Oggi e Domani è stata costituita il 28 giugno 2022 dalla Fondazione Cariparo assieme a 19 famiglie di persone con disabilità – racconta il presidente Matteo Segafredo – Lo scopo era e rimane quello di dare un appoggio alle famiglie e di accompagnarle nel cammino, spesso difficile e irto di ostacoli, alla ricerca di strumenti per tutelare i loro cari». Sei gli ambiti di azione (socialità delle persone con disabilità, mobilità nel territorio, autonomia abitativa, formazione e inserimento lavorativo, protezione giudica e appunto protezione economica e patrimoniale), perseguiti attraverso diverse modalità: gli eventi e gli incontri formativi, gli sportelli territoriali che forniscono informazioni e dialogano con i vari interlocutori (persona con disabilità, familiari, esperti, amministratore di sostegno) per studiare progetti di vita individuali e supportarne l’attuazione, e l’attuazione di progetti innovativi in collaborazione e con il sostegno di Fondazione Cariparo. Uno degli esempi più significativi è il bando “Autonomia più”, appena giunto alla seconda fase, che ha messo a disposizione un milione e mezzo di euro per il sostegno di progetti per sviluppare l’autonomia abitativa. Per quanto riguarda il ciclo di incontri intitolati “Gli strumenti patrimoniali a tutela delle persone con disabilità”, essi si rivolgono a famiglie e a operatori del settore come commercialisti, avvocati e assistenti sociali, e per queste due ultime categorie danno anche diritto al riconoscimento di crediti nell’ambito della formazione obbligatoria. Negli incontri sarà data voce a docenti dell’Università di Padova, avvocati, notai e commercialisti che, partendo dalla loro esperienza pratica, discuteranno degli strumenti patrimoniali previsti dalla legge 112: «L’obiettivo non è tanto quello di dare risposte specifiche per tutte le singole situazioni, nelle quali le variabili possono essere moltissime – continua Segafredo – quanto di diffondere conoscenza e di fornire una serie di spunti alle persone e alle famiglie interessate, facilitando la comprensione degli strumenti disponibili. In seguito si potrà prendere contatto con la Fondazione per un servizio personalizzato di orientamento e accompagnamento. Quello che vogliamo è soprattutto stimolare l’inizio di un ragionamento: progettare il futuro dei nostri cari deve necessariamente partire dall’oggi». Per info e iscrizioni agli appuntamenti www.fondazioneoggiedomani.it

Se si esclude il commercio al dettaglio di autoveicoli che dal 2019 al 2023 è cresciuto, tutti gli altri comparti in questi anni in cui ha inciso e incide tuttora la pandemia hanno subito significativi arretramenti. Però, come riporta, l’Ascom di Padova, se c’è un’attività che ha sofferto più delle altre, questa è il commercio ambulante che in Veneto tra il 2019 e il 2023 ha visto assottigliarsi la propria consistenza passando da 9.598 attività a 7.601, in termini percentuali significa meno 20,8 per cento. «Proprio il Covid – ha commentato Ilario Sattin, presidente della Fiva Confcommercio Veneto – ha convinto qualche amministrazione municipale a mettere in discussione l’utilizzo delle piazze centrali, spostando il mercato in luoghi che il burocratese dei Comuni definisce “più funzionali” ma che, nella realtà, sono ghetti anche difficili da raggiungere».
Di seguito i luoghi scelti per gli incontri (tutti dalle 14.30 alle 18.30): 18 aprile, Rovigo, Auditorium dell’Ospedale Ulss 5 Polesana; 9 maggio, Cittadella, sala Villa Rina; 16 maggio, Este, sala Fumanelli; 23 maggio, Adria, sala Decreti dell’Ospedale Ulss 5; 30 maggio, Piove di Sacco, Auditorium comunale.