Dopo la vittoria Claudia Sheinbaum in Messico la Chiesa chiede un’agenda di pace

La nuova presidente si gode il trionfo, ampiamente annunciato, ma non per questo meno dirompente. In Messico si è materializzato un risultato che nell’attuale crisi della democrazia rappresentativa è quasi un unicum: gli elettori, per una volta, non hanno punito le forze di Governo, che, anzi, hanno avuto una conferma plebiscitaria, con numeri più altisonanti rispetto a sei anni fa, sfiorando il 60% dei consensi e staccando di oltre trenta punti l’attuale opposizione