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Padova accoglie e cura due bambine palestinesi
Hanno 2 e mezzo e 15 anni e presentano ustioni sul corpo. La parrocchia di San Bellino ha dato un tetto a loro e alle mamme
FattiHanno 2 e mezzo e 15 anni e presentano ustioni sul corpo. La parrocchia di San Bellino ha dato un tetto a loro e alle mamme
Una ha due anni e mezzo e ustioni su più del 20 per cento del corpo, tra cui la testa. L’altra ha 15 anni, con ustioni su un terzo del corpo, braccia incluse. Su di loro, letteralmente sulla loro pelle, gli effetti delle bombe israeliane. I loro papà sono morti, ma non la speranza di un futuro. Nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 settembre, due bambine palestinesi, provenienti da Gaza, e accompagnate dalle mamme e una di loro da una sorella, sono arrivate in Veneto per essere curate dall’Azienda Ospedale Università di Padova. Seguirà «un supporto psicologico, l’orientamento linguistico e un percorso di inserimento una volta che sarà finito il ricovero» aggiunge l’assessora al Sociale di Padova, Margherita Colonnello. La forza di una rete che ha visto insieme Regione, Comune, ministero degli Interni, l’associazione Sanitari per Gaza, la cooperativa Orizzonti e la parrocchia di San Bellino: «La loro accoglienza viene come ricerca nell’utilizzare al meglio gli spazi della parrocchia, uscendo dal seminato del solito utilizzo e cercando di capire le modalità che diventano testimonianza e apertura all’esterno come comunità cristiana – sottolinea don Marco Galletti – Tre volontarie, con discrezione, hanno pulito, sistemato e sono presenti per ogni necessità. Venerdì scorso abbiamo guardato la partita Francia-Italia e c’erano anche le mamme con le bambine: è bello questo scambio, tocchiamo con mano un dramma per cui preghiamo sempre, che è lontano ma non così tanto. Tocchiamo con mano per farci toccare: per me è testimonianza di una ricerca di fede con nuove modalità». Per donazioni, l’Iban è IT55Y0306912117100000301553; mentre la denominazione è “Padova accoglie le bambine e i bambini di Gaza”.