Fatti
Terme Euganee. La stazione accumula ritardi
Terme Euganee Il restyling della stazione termale si fa attendere: cantieri fermi e turismo paralizzato. Comune e Federalberghi ora alzano la voce
Terme Euganee Il restyling della stazione termale si fa attendere: cantieri fermi e turismo paralizzato. Comune e Federalberghi ora alzano la voce
Li potremmo chiamare i binari divergenti. A renderli tali c’è la questione del cantiere avviato alcuni mesi fa da Rfi (Rete ferroviaria italiana) nella stazione ferroviaria di Terme Euganee-Abano-Montegrotto. A detta del sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello e del presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Walter Poli, i lavori sono praticamente fermi. Le due realtà sono intervenute nei giorni scorsi per denunciare l’impasse. La difficoltà si è palesata su due livelli: da un lato i lavori per rendere la stazione ferroviaria, accessibile alle persone con disabilità e per i cicloturisti. Per questo sono previsti interventi per elevare le banchine allo stesso livello dei treni, in modo da rimuovere le barriere architettoniche e la realizzazione di tre ascensori. Un altro aspetto di criticità emerso è il sovraffollamento dei treni negli orari di punta, lamentato da diversi pendolari. «Nel 2022 Rfi aveva presentato al Comune un ampio progetto di restyling – sostiene Walter Poli – ma a oggi non ci sono certezze né per quanto riguarda i tempi dei cantieri né per quanto riguarda l’effettivo finanziamento dell’intervento. Nei mesi scorsi intanto sono partiti i lavori per elevare le banchine allo stesso livello dei treni, in modo da rimuovere le barriere architettoniche e consentire l’accesso ai treni da parte delle persone disabili». E su questo rincara il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello: «Ci chiediamo e chiediamo perché i lavori sono praticamente fermi. I soldi che erano stati stanziati ci sono ancora? O sono invece stati stornati verso qualche altro progetto, magari considerato politicamente più strategico?». Il primo cittadino ha aggiunto poi che «la situazione sta penalizzando gravemente il nostro territorio a vocazione turistica termale, che necessita in modo non procrastinabile di una stazione moderna ed efficiente». Anche l’assessore alla mobilità del Comune di Montegrotto Luca Fanton, si è espresso: «Siamo davvero preoccupati per i problemi di accessibilità che colpiscono soprattutto le persone con disabilità, che non possono utilizzare la stazione di Montegrotto Terme ma devono usufruire di quella di Padova e poi essere portate nel comprensorio termale in pulmino, e per la percezione di abbandono dell’area. I lavori sono iniziati ma stanno proseguendo così a rilento da sembrare fermi. Gli albergatori hanno espresso un disagio che da molto tempo abbiamo manifestato a Trenitalia e che davvero non è più accettabile». Il sindaco della cittadina termale, a seguito della situazione, ha inviato un atto di sollecito ufficiale a Rfi e alla Regione Veneto, chiedendo un incontro con i vertici di Rfi per «valutare congiuntamente le azioni necessarie al riavvio dei lavori e alla loro rapida conclusione, sollecitando la trasmissione di un cronoprogramma dettagliato di tutti gli interventi previsti». L’attenzione al territorio per Rfi non manca: di alcuni mesi fa è l’intervento della Fondazione Ferrovie dello Stato per la stazione a uso “storico” di Abano Terme.