Carmine: aperta per festa la casa di Maria a Padova

Nel giorno del Carmelo, il 16 luglio, preparato dalla predicazione nelle messe della settimana precedente, l’abate di Santa Giustina, dom Francesco Trolese, guiderà la processione per le vie del quartiere accanto alla basilica. Dopo la messa delle 20 sarà festa in centro parrocchiale. Prosegue intanto l’integrazione con le comunità degli Eremitani e del Tempio della pace. Il consiglio pastorale è già unitario

Redazione

Tradizioni acclarate e misteriose arricchiscono la fede sincera dei tanti devoti che mercoledì 16 luglio gremiranno la basilica del Carmine per la festa patronale. Sta tutto nella profonda semplicità di gesti come la benedizione dell’uva primaticcia e l’imposizione dello scapolare il senso di un incontro che si esaurisce nell’arco di una giornata, ma non per questo ha qualcosa da invidiare a feste e sagre con più fronzoli ma forse meno anima.

La scansione della giornata è sempre la stessa. Aiuta a prepararla la predicazione nella messa delle 19 da martedì 8 a martedì 15 luglio, quest’ultima preceduta, al pari di quella del lunedì, dalla recita del rosario meditato. Mercoledì 16 la basilica aprirà alle 7 e fino alle 12 si celebrerà una messa ogni ora. Le prime due saranno affollate di fedeli che durante tutto l’anno spesso entrano in basilica per una preghiera prima di una giornata di studio o lavoro. La messa delle 10 porrà l’accento sul carattere di santuario mariano padovano per antonomasia del maestoso edificio. Per questo la celebrazione sarà officiata dal delegato per la pastorale cittadina mons. Daniele Prosdocimo: sono invitati tutti i sacerdoti della città.

Alle 11.45 avrà luogo uno dei riti più peculiari, quello della benedizione dell’uva primaticcia: «Credo sia legato specificamente a questa parrocchia più che al culto della Madonna del Carmine – spiega il parroco don Alberto Peloso – Fino a qualche anno fa gli anziani portavano alcuni grappoli della propria vigna. Oggi magari l’uva la si compra, e non è certo acerba ma già matura. Tuttavia non è venuto meno il desiderio popolare di tenere viva quest’usanza benaugurale con cui si chiede a Maria una vendemmia prospera». Fuor di metafora, la parrocchia auspica prosegua l’integrazione con le comunità degli Eremitani e del Tempio della pace, con cui ha già formato un consiglio pastorale unitario, e che siano sempre meno le famiglie – oggi una quarantina – che devono ricorrere alla borsa della spesa distribuita dalla Caritas parrocchiale.

La chiesa riaprirà alle 16 con la benedizione e imposizione dello scapolare, simbolo della protezione accordata dalla Vergine a san Simone Stock e a chiunque s’impegni a vivere secondo i valori più autenticamente cristiani. Sono sempre almeno cinquanta o sessanta le persone da tutta la provincia che ogni anno presenziano al rito. Cuore della giornata sarà la messa delle 18.30 preceduta dalla recita del rosario. La presiederà l’abate di Santa Giustina dom Francesco Trolese, che alle 19.15 guiderà la processione per le vie della parrocchia: «Per il terzo anno la statua della Madonna sarà portata a spalla da quattro “ex ragazzi” del nostro patronato. Rispetto allo “storico” camioncino, questa nuova soluzione restituisce un senso diverso, assai apprezzato, al corteo». Terminata l’ultima messa, quella delle 20, l’invito per tutti è a trascorrere qualche ora di allegria in centro parrocchiale, dove ci saranno attrattive varie, tra cui giochi di gruppo e singoli.

Alle celebrazioni del 16 luglio parteciperanno fedeli da tutta Padova e provincia. «Molti parrocchiani generalmente sono in ferie, tuttavia molti di loro si mettono a disposizione per la festa patronale, per animare le liturgie e svolgere i servizi necessari alla buona riuscita della giornata». Abitata principalmente da anziani, la parrocchia può contare su un nucleo vitale di famiglie giovani: «Ci permettono di offrire il grest e tenere vivo un gruppo di adolescenti. Funziona anche l’iniziazione cristiana, grazie a catechisti esperti coadiuvati da una giovane coppia che ha seguito gli adulti, che da par loro hanno risposto positivamente alla proposta».

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