Mosaico | Sagre e FesteDal 21 al 27 luglio la comunità di Anguillara Veneta vivrà una settimana all’insegna della memoria religiosa e del divertimento più squisitamente conviviale. Sono in programma due distinti appuntamenti, ognuno forte di una propria e ben definita fisionomia.
Il primo è la festa dell’Addolorata, che ricorre il lunedì successivo alla Madonna del Carmine. Per la gente del posto l’Addolorata è la “Madonna del capitello”, con riferimento a un oratorio ottocentesco le cui origini si perdono però tra il 15° e il 17° secolo. La chiesetta custodisce e tramanda una devozione nata dopo l’apparizione della Vergine a una giovane del paese intorno al 1414: «Questo sentimento viene coltivato con grande affetto e familiarità dalle comunità di Anguillara e dei comuni limitrofi», spiega il parroco don Claudio Michelotto. Durante l’anno il capitello è sempre aperto; da maggio a ottobre vi si celebra messa il sabato alle 8 e si recita il rosario ogni giovedì sera. Nella festa dell’Addolorata ci saranno tre messe mattutine, alle 7.30, 9.30 e 11, e una serale alle 21. «Alla messa delle 11 invitiamo per tradizione i sacerdoti, i religiosi e le religiose che ad Anguillara sono nati o hanno svolto il loro ministero. Quest’anno saranno con noi i gemelli don Remo e don Romolo Morello, nativi del paese, che festeggiano il 45° di sacerdozio, e don Giovanni Olivato, già vicario parrocchiale e ora fidei donum in Ecuador, che ricorda il 10° di ordinazione».
Fino a sera la festa mantiene un carattere religioso. Per cena aprono uno stand gastronomico, che propone schissotto e birra, e una piccola fiera con banchi di dolciumi e giocattoli. La giornata in onore dell’Addolorata accompagna la comunità all’“Anguillarfest”, in calendario dal 24 al 27 luglio: «Per i parrocchiani è un momento di aggregazione importante, si mobilitano oltre cinquanta volontari e un grosso contributo viene dagli animatori del grest». Ci saranno lo stand gastronomico, la pesca di beneficenza, intrattenimenti musicali e la mostra mercato del libro e dell’oggettistica pro missioni, con esposti lavori degli utenti del centro diurno Alambicco di Conselve. «Il ricavato della sagra servirà ad assicurare il pareggio di bilancio della scuola dell’infanzia parrocchiale con nido integrato e a finanziare un intervento straordinario al tetto della stessa, che accoglie una novantina di bambini». Dopo l’“Anguillarfest”, ragazzi e giovanissimi vivranno l’esperienza dei campiscuola: «La novità è il campo di tre giorni sul Grappa per i bambini di seconda elementare. Lo proponiamo alla luce dell’affiatamento nato durante il percorso di iniziazione cristiana. Quest’ultima sarà una delle priorità anche per il prossimo anno pastorale, con la necessità di formare tutti gli operatori coinvolti. Un altro ambito di attenzione sarà la pastorale giovanile, alla quale abbiamo dedicato momenti di discernimento già durante gli ultimi consigli pastorali. Anguillara è terra di periferia, non solo geografica: vogliamo essere aperti all’ascolto di proposte d’incontro per i giovani, secondo un preciso stile». Una prima opportunità è stata in tal senso la festa delle contrade che i giovani del consiglio pastorale hanno voluto ripristinare dopo alcuni anni: «Il 1° giugno le quattro contrade di Piazza, Capitello, Taglio e Molini si sono sfidate nel “lancio del baìe”, “tajo del tronco”, “corsa co to santoea in carioea”, corsa sui trampoli e tiro alla fune. Si è creato un clima tale che i vincitori della Piazza hanno deciso di condividere con avversari e spettatori la porchetta ricevuta in premio. Lo scopo di gustare in modo genuino la vita di paese è stato raggiunto e si è già deciso di ripetere l’iniziativa».
