Mosaico | Sagre e FesteFino al 28 luglio, a Rovolon torna la festa della birra, organizzata dal comitato San Giorgio (realtà che nasce all’interno della parrocchia). In programma – oltre alla protagonista che dà il nome alla festa – cibo per tutti i gusti, musica tutte le sere... «prezzi onesti e buona accoglienza».
In tempi di crisi economica, nei quali, a detta di vari operatori, le aziende e le attività commerciali fanno sempre più fatica a elargire quelle liberalità necessarie a sostenere i bilanci di iniziative (di norma) altrettanto liberali come sagre e feste parrocchiali e paesane, avere uno sponsor slegato dalle bizze di borsa e spread può davvero fare la differenza nell’assicurare la continuità, o almeno il livello, di una manifestazione.
Curiosi di sapere le generalità del prodigo benefattore per correre a bussare alla sua porta? Si chiama Caldo, di cognome Afoso. Delusi? Non a Rovolon. Dove, quando chiedi quale sia il segreto della longevità della festa della birra, giunta ormai alla 32° edizione, rispondono, appunto, che il loro sponsor più grande è la cappa d’umidità che tormenta le perennemente sudate genti di pianura. Certo, anche il meteo ultimamente si diverte a seguire fin dentro l’estate un andamento da montagne russe. Però dalla metà di luglio in poi non c’è, generalmente, mutamento climatico che tenga, almeno per il momento. Al caldo non si scappa, insomma. E chi ha da offrire un po’ di fresco può giocare il suo asso nella manica. «Da noi c’è sempre un bel giro d’aria che scende dai boschi del monte Grande e del monte delle Madonna, s’incunea a passo Fiorine e regala al nostro paese una piacevole frescura» spiega Giuliano Veronese, vicepresidente del comitato San Giorgio, il sodalizio sorto tra le file della parrocchia di Rovolon, da cui prende il nome del patrono, che organizza la festa della birra, quest’anno in programma tutti i giorni dal 18 al 28 luglio.
La manifestazione si tiene su un declivio dolce, praticamente pianeggiante, verde e spazioso. «La stagione e il luogo sono ideali per una sagra. Noi, di nostro, ci mettiamo prezzi onesti e una buona accoglienza, sebbene sia difficile, per una comunità piccola come quella di Rovolon, che pure mette in campo un’ottantina volontari, gestire i picchi di maggiore afflusso».
Una cosa che in estate, e specie sui colli Euganei, proprio non manca, sono le sagre. Per distinguersi dalla concorrenza, tante puntano su questo o quel prodotto tipico e sul senso di autenticità che la zona emana in modo particolare. La festa della birra, invece, si è affermata come uno degli appuntamenti più consolidati e frequentati grazie alla foresta bevanda, attorno alla quale ha elaborato un’offerta per tutti gusti. A cominciare dalla gastronomia, che valorizza bionde e rosse abbinandovi i cibi che meglio si sposano con i rispettivi sapori e aromi. Ecco allora gli accostamenti storici, “nordici”, con wurstel, stinco (quest’anno anche nella variante cucinata alla… birra), crauti e patate. Ma anche quello più recente, e fortunatissimo, di impronta più “mediterranea” con la pizza. Il tutto, senza tradire le pietanze della tradizione euganea: bigoli, gnocchi, musso, costicine, solo per citarne alcuni.
Per i puristi ci sono ovviamente anche i vini doc dei colli Euganei, per gli astemi – e gli autisti – le bevande analcoliche. Variamente assortito pure il bancone dei cibi “rapidi”: dalla piadina allo speck ai panini con wurstel, salsiccia, hamburger… Anche il cartellone musicale, infine, è pensato per soddisfare i gusti e le esigenze di tutti: gli appassionati di ballo liscio nei weekend, i giovani che prediligono il rock e la dance durante la settimana.
Avviata come iniziativa privata nel 1982, la festa della birra è oggi il risultato dell’intenso lavoro organizzativo del comitato San Giorgio, che opera in stretta sinergia con la parrocchia, pur essendo formalmente indipendente da quest’ultima. «Nel corso dell’anno – riprende il vicepresidente Veronese – ci occupiamo anche di organizzare la sagra di San Giorgio, che si tiene nei giorni intorno al 23 aprile, il pranzo che tra ottobre e novembre riunisce tutti gli anziani del paese e alcune iniziative per Natale e l’Epifania. La festa della birra rimane comunque, anche per la stagione in cui cade, il momento privilegiato in cui la comunità di Rovolon si ritrova all’insegna dell’allegra convivialità».
L’appuntamento estivo è importante anche per le risorse che permette di raccogliere: «Trattenuta la quota necessaria ad assicurare la continuità della manifestazione, normalmente i proventi sono a disposizione della parrocchia di Rovolon. Negli anni abbiamo contribuito alla sistemazione di centro parrocchiale, canonica, campanile e chiesa».
