Mosaico | Sagre e FesteFesta patronale all’insegna della comunità che si presenta con la scelta del tono semplice, quasi dimesso, per la parrocchia di Valle San Giorgio che festeggia la propria patrona santa Marta dal 25 al 29 luglio.
Per l’appuntamento nella borgata all’interno dei colli Euganei, gli organizzatori hanno voluto privilegiare, da qualche anno, la proposta di offrire un momento di stacco dal rumore, percorrendo la strada alternativa di evitare la musica e il ballo, privilegiando altre occasioni di incontro e puntando in particolare sulla bontà della cucina casalinga, che offre i piatti tradizionali di questi appuntamenti, con accanto la specialità dei rinomati bugagni, le saporite lumache che nel tempo sono diventate il piatto tradizionale della festa. Per chi vuole invece variare il menù, non manca la proposta della pizza, da consumare calda, preparata con il forno a legna.
Un calendario ricco di appuntamentiAll’ombra del campanile, dal 25 al 29 luglio, serate diverse, all’insegna del ritrovarsi e del gustare la voglia di stare assieme. Venerdì 25 luglio, spettacolo comico che però spazia anche fra riflessione e ironia di Dario Carturan, che propone Magnemose la ua fin che la xe crua, perché apena che la xe fata, el paron sea cata. La sera dopo, divertimento assicurato pensando alla solidarietà, con i clown volontari dell’associazione Prislop di Ospedaletto Euganeo. Domenica 27 serata diversa, dal titolo provocatorio di “Stasera musica? No, grazie, quatro ciacoe in compagnia”, per gustare il pasto in un’atmosfera molto familiare. Lunedì 28 è la volta dello spettacolo di danza “Il culto della dea” di Alessandra Barbieri, con l’associazione Alba, mentre la sera seguente si conclude con l’esibizione di ballo della società Marlen club. Alle 23.30 conclusione con luci nella notte. Da non dimenticare la ricca pesca di beneficenza a favore delle attività parrocchiali.
Una storia già antica La prima sagra di Valle San Giorgio risale all’ormai lontano 1970, quando l’iniziativa partì grazie a un gruppo di giovani, che nel nome della voglia di far incontrare riuscirono a superare le contrapposizioni politiche e lavorare unitamente per dare il via alla sagra. L’appuntamento si è consolidato nel tempo, all’insegna della buona cucina, mentre il ricavato è stato investito per il funzionamento delle attività parrocchiali, e quindi per la scuola dell’infanzia, il campo sportivo e il restauro della sala teatro.
Lavori in corso al campanile parrocchialePer gli affezionati che si danno appuntamento nelle giornate della festa, anche per cercare la frescura dei Colli, una novità è data anche dall’imbragatura che avvolge il campanile che sorge accanto alla parrocchiale.La torre necessita infatti di un restauro esterno, dopo che da qualche anno era stata rimossa la croce collocata sulla sommità della cuspide, e per un certo periodo di tempo era stato anche impedito l’accesso alla chiesa, per motivi di sicurezza. L’intervento si è reso necessario anche per mettere quindi in sicurezza la struttura, di fronte ad alcune lesioni che destavano preoccupazione, mentre l’occasione della collocazione dei pontili permette anche di completare l’intervento con il ripristino della decorazione a finto marmorino che percorre le lesene che salgono agili fin sulla cima. La conclusione dei lavori è prevista in quattro mesi, con in particolare la pulizia dei muschi e delle incrostazioni che si sono formate negli anni, la sostituzione dei mattoni e delle pietre mancanti, e il ripristino della tinteggiatura esterna. La spesa totale per il lavoro, affidato alla ditta Borin e figlio di Arquà Petrarca, ammonta a 250 mila euro, dei quali 123 mila verranno dati da un contributo della fondazione Cariparo, mentre il restante della somma pesa sulle spalle della parrocchia.
