Mosaico | Sagre e Festeda una parte il paese "vecchio" composto da famiglie che da sempre vivono qui. Dall'altra il "nuovo" con persone arrivate da poco nelle zone residenziali sorte ultimamente. La sagra, dal 25 al 29 luglio dedicata alla madre di Maria, è uno strumento formidabile per unire tutta la comunità.
In comune di Vigodarzere, in realtà ci sono due Saletto. La prima, Saletto vecchia, è composta da famiglie storiche, che possono vantare in paese radici antichissime, ormai perse nella memoria dei secoli. La seconda, Saletto nuova, è fatta da coppie giovani, case ancora fresche d’intonaco e un mare di amicizie da stringere. Ci sono due Saletto. O forse no, perché, oggi più che mai la comunità è impegnata perché Saletto sia sempre più una, dove il nuovo e il vecchio trovino insieme la sintesi perfetta.
A Saletto di Vigodarzere, si vivrà dal 25 al 29 luglio la sagra dedicata a Sant’Anna, copatrona della parrocchia e madre della Madonna: «Sant’Anna – racconta il parroco, don Leonildo Ragazzo – è patrona delle mamme in attesa, dei genitori e delle partorienti. Per questo, sabato 26 luglio, giorno in cui ne ricorre la memoria, invitiamo i genitori, le coppie in attesa e i bimbi alla messa delle 19 per la tradizionale benedizione. È nostro dovere, infatti, trasmettere anche alle nuove generazioni questi segni che dobbiamo ai nostri padri. Nella nostra chiesa, infatti, c’è un altare dedicato a questa santa, con un dipinto su tela la cui cornice abbiamo restaurato lo scorso anno. In esso è raffigurata sant’Anna che ammaestra la figlia Maria, mentre sullo sfondo del dipinto si riconosce la nostra chiesa di Saletto».
Anche la sagra di quest’anno si aprirà con un segno di devozione mariana: «Termineranno prima del 25 luglio i lavori di restauro del capitello della Vergine di Fatima eretto in via Leonardo da Vinci, di fronte alla chiesa, dall’altra parte della strada». Messe solenni domenica 27 luglio: la prima alle 7.30, animata dalla corale Vox saeculorum, la seconda alle 10, accompagnata dai canti del coretto dei ragazzi.
La sagra si aprirà venerdì 25 luglio con un ritrovo del tutto speciale, volto a integrare il futuro – ma anche il presente – di Saletto: «Per il primo anno – spiega don Leonildo – ci ritroveremo a metà estate con i novanta bimbi della nostra scuola dell’infanzia e i loro genitori. L’idea è partita dai laici: alcune mamme hanno invitato tutti gli altri genitori di persona. È un modo meraviglioso per unire la comunità, ma che non è improvvisato: già quest’anno il patronato è rimasto aperto la mattina per ospitare le mamme dei bimbi dell’asilo».
Più di cento i volontari in sagra, appartenenti sia alla “vecchia” che alla “nuova” Saletto: «La cucina tradizionale è molto apprezzata, soprattutto in virtù delle materie prime di alta qualità: guadagniamo di meno, ma la gente è più contenta». Ogni sera ballo liscio, ma anche l’intramontabile pesca di beneficienza, il mercatino missionario e il luna park.
A chiudere i festeggiamenti, martedì 29 luglio, alle 23.40, uno spettacolo pirotecnico. Da poco sono terminati i lavori di ristrutturazione della canonica, che ora ospita nei locali ai piani inferiori una tavernetta con 40 posti, sede ideale delle attività dei giovanissimi e una piccola biblioteca, inaugurata l’8 giugno scorso.
Prossimo obiettivo, da sostenere anche con i proventi della sagra, il restauro del patronato. «È bello che la gente si incontri – conclude don Leonildo – anche in sagra, davvero ottimo veicolo per conoscere le nuove famiglie della comunità. La nostra è una bella parrocchia, un paese che si sta costruendo». Vecchio e nuovo insieme.
