A Mejaniga un settembre a tutta festa

Memoria liturgica del patrono, anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale e festa dell'Addolorata: tre occasioni per fare festa a Mejaniga lungo tutto il mese di settembre. Nel frattempo i "cappellani" si avvicendano, arriva il prete novello don Alberto Arzenton, e anche i seminaristi in stage si alternano, portando alla comunità una testimonianza quotidiana di giovani che scelgono una vita consacrata a Dio.

Redazione

Per Mejaniga settembre è il mese di festa per eccellenza. C’è la sagra paesana, con la parrocchia come sempre in prima linea. Ma sono molte di più le ragioni che, in seno alla comunità, si intrecciano in queste settimane. La prima è la memoria liturgica del patrono, sant’Antonino d’Apamea, martire siriano del 1° secolo, ricordato il 2 settembre. Il secondo, il 10, è l’anniversario di consacrazione della chiesa, ormai ultracentenaria. L’ultimo è la festa dell’Addolorata, la terza domenica, giorno storico della sagra.

Sabato 13, in particolare, la statua della Vergine dei dolori, custodita nel capitello di via Matteotti e caratterizzata per essere vestita con un vero e proprio abito in tessuto, è sata portata processionalmente in chiesa, dove rimarrà fino a domenica 28, quando un altro corteo la ricondurrà all’edicola. Domenica 28 si ricordano anche gli anniversari di matrimonio, mentre il 21 sono attesi in chiesa i bambini battezzati nell’anno.

A scandire i fine settimana di settembre sono però soprattutto numerosi avvicendamenti. «Sabato 13 e domenica 14 – spiega il parroco don Mirco De Gaspari – la comunità ha accolto il nuovo vicario parrocchiale, don Alberto Arzenton, che sostituisce don Mattia Callegaro. Il saluto a don Callegaro avrà luogo sabato 20 e domenica 21 a tutte le messe e con pranzo “porta e offri”. Sabato 27 e domenica 28, poi, si congederà Francesco Piana, seminarista che conclude l’anno di stage in parrocchia: al suo posto arriverà un altro studente. La nostra comunità sta accompagnando al diaconato pure un altro stagista, Nicola Carolo di Villanova di Camposampiero. Grazie alle testimonianze di tutti questi giovani che hanno deciso di abbracciare la vita sacerdotale, stiamo vivendo un “mese del seminario”, cui è appunto dedicato settembre, di grande spessore e intensità».

Tra i compiti del nuovo vicario don Arzenton, ci sarà quello di proseguire il progetto educativo per il centro parrocchiale, avviato nei mesi scorsi dal consiglio pastorale e da un’equipe formata da animatori di Ac, chierici, referenti del circolo Noi e baristi. «La struttura è un punto di riferimento forte per i ragazzi del paese. È molto frequentata anche in estate, caratterizzandosi per essere fonte di numerose proposte e non un semplice contenitore. Si registrano, tuttavia, problemi di linguaggio e decoro degli spazi. Il modello cui tendiamo è quello degli oratori milanesi. Vorremmo che gli educatori, col sostegno delle famiglie che ora andremo appunto a coinvolgere, non fossero dei “sorveglianti”, ma riuscissero a rendere i ragazzi protagonisti e corresponsabili delle iniziative che verranno loro dedicate».

A rafforzare l’efficacia del progetto contribuirà anche il ritorno a Mejaniga, dopo alcuni anni di assenza, dell’Acr, con otto educatori formatisi grazie a un apposito corso vicariale. Proprio il vicariato rappresenta l’orizzonte verso cui la parrocchia tenderà in modo particolare nei prossimi mesi. «A metà novembre il vescovo Antonio visiterà il nostro vicariato di Vigodarzere. Sarà un’occasione per ripensare la collocazione della nostra comunità all’interno dello stesso, con l’obiettivo di rafforzarne l’identità e stringere la maglie della collaborazione tra parrocchie sul fronte dell’iniziazione cristiana».

Quanto alla sagra, il programma conviviale e degli intrattenimenti inizierà venerdì 19 per concludersi domenica 28. Il cartellone è concordato tra pro loco e comitato parrocchiale. La prima organizza una mostra mercato dell’artigianato (nei weekend) e l’attesa lotteria che mette in palio un’automobile. La parrocchia, da parte sua, ha in carico la gestione dello stand gastronomico: «La tavola calda serve ogni giorno un migliaio di persone, richiamate soprattutto dalla specialità dei bigoli al torcio. Sarà aperta dal 19 al 23 e il 27 e 28. In mezzo avremo tre serate con altrettanti momenti di animazione originali e due incontri formativi: un corso di potatura di piante da frutto e la proposta del Movimento sereno per un ritorno “alle radici dell’economia”. Tutte le sere saranno comunque aperte la pista da ballo e la pesca di beneficenza».

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