Mosaico | Sagre e FesteLa festa di san Martino a Tribano è da sempre vissuta nei valori della condivisione, della carità e del ringraziamento; non solo perché riunisce tutte le forze del volontariato religioso e laico del paese in un’unica coesione associativa, ma anche perché, nel vero spirito del santo, pone l’attenzione sui bisogni della comunità e sui suoi aspetti più marginali e semplici.
Non a caso la messa che si celebra domenica 9 novembre alle 10, oltre a onorare il santo patrono, è un’occasione di ringraziamento per i frutti e il lavoro della terra, secondo le tradizioni di un territorio che riconosce ancora la sua vocazione contadina e sa porla in relazione con la Provvidenza e la benedizione di Dio. Ai piedi dell’altare trovano posto infatti, tra le insolite offerte, anche i piccoli animali dell’aia, mentre il sagrato ospita i trattori che poi vengono aspersi con l’acqua santa. La festa continua all’insegna della condivisione, in un pranzo sociale in cui tutta la comunità è invitata, ma in particolare i volontari e le persone che vivono da sole. «La festa del patrono – afferma l’arciprete don Andrea Tieto – è un’occasione bella per fare comunità e vivere il territorio; ricordare le radici non per vivere nella nostalgia ma per trovare forza e motivazione in ciò che vogliamo essere oggi, scegliendo di fare nostro l’atteggiamento di carità di san Martino».
Attenzione all’altro e solidarietà sono gli aspetti che caratterizzano anche tutti gli altri eventi di contorno, come la vendita dei marroni organizzata dai giovani del centro parrocchiale per dare una mano ai bisogni della parrocchia, o l’Acr del sabato pomeriggio che vede i ragazzi cimentarsi nei giochi di una volta assieme a mamme e papà. Ai piccoli è dedicato anche un concorso di pittura a tema scegliendo angoli suggestivi del paese e un mercatino dei bambini, mentre domenica pomeriggio essi hanno un proprio spazio con letture animate. Impegnativa, ma senza dubbio arricchente, è infine la proposta teatrale per adulti “Rwanda – Dio è qui“, organizzata dall’associazione Sine Modo e messa in scena sabato alle 21 presso la palestra comunale. Si tratta di uno spettacolo di Marco Cortesi e Mara Moschini che si ispira a una storia vera ambientata negli anni dell’atroce genocidio, con l’obiettivo di comunicare un messaggio di straordinario coraggio e positività in difesa dei valori e della dignità umana.
