Mosaico | Sagre e FesteFesta della “Quarta di quaresima”, domenica 15 marzo, a Zugliano. La comunità si stringe intorno alla Madonna Addolorata, di cui è nota l’antica devozione, e all’antica pieve di Santa Maria, che ha origini precedenti all’anno Mille.
«Due delle celebrazioni eucaristiche di domenica, alle 10.30 e alle 17, le celebriamo proprio nella pieve – spiega don Giovanni Marchiorello, parroco moderatore dell’unità pastorale di Zugliano, che comprende anche Centrale e Grumolo Pedemonte – Alle 15.30, poi, dopo un momento di preghiera, inizia la tradizionale processione lungo un tracciato tra i campi, con la statua della Madonna».
La festa dell’Addolorata ha origine antica, «ma non antichissima» si legge in un testo di don Danilo Povolo, già parroco di Zugliano, anche se «è molto cara alla pietà cristiana». Le prime notizie certe sono della metà del Seicento, quando l’arciprete di allora, don Lazzaro Lazzaroni, incrementò la devozione ai “dolori di Maria”. Lo stesso arciprete fondò la confraternita dell’Abito nero «che prescriveva che si dovesse fare ogni seconda domenica del mese la processione con le candele. Mentre la quarta domenica di quaresima si doveva portare in processione anche la statua della Madonna vestita di nero». E così, ancora oggi, la festa “della quarta” è un momento molto sentito per la comunità di Zugliano. Secondo la tradizione, il baldacchino ligneo che conduce la “Madonna vestita” in processione è portato a braccia dai giovani della contrada di Santa Maria. La festa di domenica 15 marzo comprende anche la pesca di beneficenza in patronato, il luna park e alcuni momenti in cui è “protagonista” la porchetta.
