Mosaico | Sagre e FesteLa comunità parrocchiale di Fiesso d'Artico si ritrova dal 5 al 12 giugno con un ricco programma di appuntamenti per tutte le età. Il cuore della festa è domenica 7 giugno, a partire dalle 12 con la festa dei popoli.
Alla sua sesta edizione, dal 5 al 12 giugno nel vicino campo sportivo, la parrocchia di Fiesso d’Artico è in festa. Dedicata alla Santissima Trinità, la parrocchia è tra le più antiche della riviera del Brenta. Nata e cresciuta lungo le sponde del Naviglio del Brenta è oggi un punto di riferimento in quanto a vitalità spirituale e sociale. Da anni è, infatti, attiva una scuola di preghiera e di evangelizzazione, nata come risposta all’invito di papa san Giovanni Paolo II a una nuova testimonianza e diffusione del vangelo attraverso specifici corsi di formazione.
Con quasi 8 mila abitanti, Fiesso d’Artico è il secondo comune della provincia di Venezia a registrare la maggiore densità demografica (abitanti per chilometro quadrato). Grazie a un importante sviluppo urbanistico, sono i primi anni Duemila a rappresentare una significativa crescita dei nuclei familiari, tale da garantire oggi al paese il maggior tasso di natalità provinciale. Nel territorio trovano sede circa 650 imprese, molte delle quali del settore manifatturiero e del commercio. Oltre al turismo rivierasco e a quello funzionale alla città del Santo e alla Serenissima, Fiesso è oggi riconosciuta nel mondo come luogo d’origine della calzatura di altissima qualità. Una conquista che vede protagoniste la conoscenza ed il saper fare degli artigiani locali, interpreti della fiducia di prestigiose firme internazionali che, in questo territorio, hanno voluto investire.
Nel 2002, anche a livello istituzionale, Fiesso d’Artico è stata protagonista nella costituzione dell’Unione dei comuni Città della riviera del Brenta, un progetto di condivisione e di sviluppo dei servizi pubblici a favore di una comunità più ampia, che oggi è diventato un indirizzo legislativo da perseguire per tutti i piccoli comuni italiani. La comunità viva e dinamica è cresciuta nella spiritualità grazie ad oltre trent’anni di servizio pastorale di don Carlo Targhetta, dallo scorso anno in quiescenza, rimasto a collaborare in parrocchia. Dallo scorso ottobre don Massimo Donà ha assunto la guida della comunità cristiana. 45 anni, forte dell’eredità pastorale ricevuta, incarna lo stile del pastore a servizio delle sue pecore.
«La festa della parrocchia – spiega don Massimo – è un momento rigenerante per la nostra comunità. Lo spirito è quello di chi crede e vive il donarsi agli altri per vivere meglio con se stessi da figli di Dio. L’obiettivo è di guardare al futuro con la speranza e la pazienza che, come dice san Paolo, ci permette di essere e fare comunità cristiana». Una chiesa, quella di Fiesso d’Artico, dalla porta sempre aperta, capace di parlare i linguaggi di tutte le età e di cogliere in ogni ambiente della vita quotidiana le possibilità di annunciare il Vangelo. «Per la nostra parrocchia – conclude don Massimo – la sfida è quella di vivere una memoria e un futuro fatto di vicinanza e partecipazione».
La bussola pastorale vede come cardini l’accoglienza, l’integrazione e la condivisione di una comunità desiderosa di guardare al futuro con energia nuova, speranza e tanta voglia di fare. La prova ne è il fare festa “con” e “per” la comunità. Tra le iniziative in programma, oltre all’esposizione delle attività delle associazioni e dei gruppi di volontariato parrocchiali, si segnala la festa dei popoli di domenica 7 giugno, a partire dalle 12, e la celebrazione comunitaria con inizio alle 10 nella domenica successiva. Ai più giovani sono riservati numerosi tornei, giochi e laboratori didattici. Immancabile lo stand gastronomico all’insegna della carne e del pesce fritto. Come da tradizione, tutte le serate sono allietate da musica, esibizioni, spettacoli d’intrattenimento e degustazioni dei prodotti degli artigiani alimentari locali.
