Mosaico | Sagre e FesteSi apre venerdì 10 luglio la sagra della Madonna del Carmine nella comunità della Bassa Padovana. Per il sesto anno consecutivo, la Madonna scenderà mercoledì prossimo per le strade del paese. Grazie alla collaborazione con il gruppo di preghiera Regina della pace, il 14 ci sarà una veglia per Maria che scioglie i nodi, a cui anche papa Francesco è devoto.
Siamo a luglio e per la comunità di Villa del Bosco è tempo di organizzare la sagra della Madonna del Carmine (dal 10 al 19), ma tutto è in fermento anche per mettere a punto i dettagli della processione, mercoledì 15 alle 21, che per il sesto anno consecutivo si snoda per le vie del paese in un percorso lungo circa tre chilometri che prevede quattro tappe di raccoglimento e preghiera: dopo la partenza dalla chiesa, al ponte della Barbegara, in una famiglia lungo il percorso, il cimitero e la conclusione nel sagrato della chiesa.
Lungo il percorso che la statua della Madonna percorre sulle spalle dei portatori che riceveranno il mandato durante la celebrazione domenica 12 luglio alle 10, verranno esposti tre quadri realizzati a mosaico da Alex Moscardo, giovane del paese, che rappresentano il cuore, la Madonna del Carmine e il Sacro cuore di Gesù. Quest’anno, per la prima volta, grazie alla collaborazione nata tra il gruppo della processione e quello di preghiera Regina della pace, in preparazione alla processione, martedì 14 luglio alle 21 si terrà una veglia di preghiera che segue la devozione ottocentesca nata ad Augusta, cittadina della Baviera, di Maria che scioglie i nodi, alla quale è molto legato papa Francesco. L’immagine che rappresenta questa devozione si trova in un quadro presente nella chiesa di St. Peter am Perlach ad Augusta e rappresenta la Madonna che scioglie i nodi di un lungo nastro che gli è offerto da angeli che si trovano alla destra del quadro, mentre altri angeli a sinistra raccolgono il tessuto ormai liscio.
A organizzare la processione è un gruppo consolidato che negli anni ha coinvolto persone che hanno deciso di aderire per motivazioni molto diverse tra loro. Oggi i membri sono un trentina in tutto. «Non avrei mai pensato – spiega Simone Baldi, un membro del gruppo – di partecipare a una iniziativa simile, ma motivazioni personali e familiari mi hanno spinto a farmi avanti. La relazione con gli altri organizzatori poi ha fatto da traino e ora sono felice di far parte di questo gruppo. Dare per ricevere, si dice, e io ne ho fatto tesoro: mettendo a disposizione il mio tempo e il mio impegno ho ricevuto molto in cambio a mia volta ed è tanto quello che continuo ancor oggi a ricevere». Tutto il paese ormai collabora. Le vie attraversate dalla processione, e non solo, la sera del 15 luglio sono addobbate a festa con i colori della Madonna e in ogni casa le famiglie fanno onore alla Vergine accendendo un lumino, segno di fede e partecipazione ma anche dell’entusiasmo che contagia. «Ognuno dà come e quanto può – racconta Alex Moscardo, il più giovane del gruppo – perché ogni gesto anche se piccolo è utile al gruppo. È bello vedere come siano nate amicizie solide».
«Questo gruppo – racconta Nereide Maritan, una dei primi partecipanti – è nato con poco e soprattutto con poche pretese. La volontà era solo quella di mantener vive le tradizioni del paese che sono ancora molto sentite, affinché non andassero perdute. Poi, passo dopo passo, abbiamo iniziato ad arricchire la processione fino a farla diventare la realtà di oggi, sempre più coinvolgente e sentita da tutti. Collabora alla sua realizzazione tutto il paese, ma c’è un forte sostegno a non mollare anche da parte di persone dei paesi vicini e non solo. Giunge voce che anche da Milano qualcuno venga per assistervi». «Il fattore più importante è il sostegno del gruppo – conclude suor Regina Picello – Sono i membri stessi che danno testimonianza della fede perché dimostrano di essere i primi a crederci»
