Mosaico | Sagre e FesteA Roncaglia, parrocchia di Ponte San Nicolò alle porte di Padova, dal 10 al 13 e dal 16 al 19 giugno si vive la sagra intitolata a san Basilio, santo poco conosciuto ma capace persino, negli ultimi decenni di vita dell’impero romano, di fondare una città, Basiliade, per la carità e la convivenza pacifica.
Si contano sulle dita di una mano le parrocchie italiane intitolate a san Basilio Magno, vescovo e teologo del quarto secolo dopo Cristo. Si tratta però di un santo fondamentale, il cui carisma avrebbe influenzato, 150 anni dopo, anche il monachesimo di san Benedetto. A Roncaglia, parrocchia di Ponte San Nicolò che porta il suo nome, dal 10 al 13 e dal 16 al 19 giugno si vive la sagra intitolata a questo santo, capace persino, negli ultimi decenni di vita dell’impero romano, di fondare una città, Basiliade, per la carità e la convivenza pacifica.
«Dopo il concilio Vaticano II – racconta il parroco di Roncaglia don Sergio Penazzato – la ricorrenza di san Basilio è stata anticipata al 2 gennaio. Da noi la sagra è però rimasta a metà giugno, come un tempo». Ne ha viste di sagre don Sergio, parroco di Roncaglia dal 7 ottobre 1979. E con la sagra il sacerdote ha visto quattro generazioni di fedeli celebrare, alla fine dell’anno, il loro essere comunità: «Da più di trent’anni gestiamo e curiamo questa festa grazie a un gruppo molto affiatato di volontari che, edizione dopo edizione, hanno l’opportunità di conoscersi, amalgamarsi e comunicare. Tutto quello che ricaviamo andrà, come sempre, a sostegno della nostra scuola materna».
Roncaglia arriva alla sua sagra dopo un anno “in cerca di perle preziose”. «Abbiamo scelto di vivere il giubileo della Misericordia – racconta Donatella Gobbato, vicepresidente del consiglio pastorale – andando a visitare le perle preziose più nascoste all’interno della nostra parrocchia. Durante la Quaresima abbiamo incontrato don Luca Facco, direttore di Caritas Padova, che ci ha spiegato come andare a incontrare, in modo anonimo e silenzioso, tutte quelle persone che nella nostra comunità, per ragioni di età o di malattia, vivono da sole e non escono di casa. “Oltrepassare la porta di queste case”, ci ricordava don Luca, “è come attraversare la porta santa del giubileo, se si va per conoscere le persone e donare un po’ del proprio tempo”. È con questo spirito, che è continuato anche dopo la Quaresima, che vogliamo vivere anche i giorni di festa».«Abbiamo voluto mantenere una speciale attenzione verso i più piccoli – annuncia il presidente del circolo Noi Leonardo Gasparin – Quasi tutti i giorni c’è un momento di animazione per i bambini prima di cena. Per prepararci alla sagra abbiamo provveduto alla pavimentazione completa dell’area allestita a cucina nei giorni della sagra».
Confermata l’ormai rodatissima cucina casalinga, che vedrà giovedì 16 giugno, in occasione di una serata musicale a base di salsa e bachata, l’intrusione di paella e tagliata, mentre venerdì 17 e sabato 18 si potrà provare il pesce fritto. Ogni sera saranno serviti i piatti tipici della cucina casalinga veneta, a partire da una ricca grigliata: apprezzato, in modo particolare, il pollo ai ferri, noto per la lunga cottura. Anche quest’anno i giovani dell’Azione cattolica allestiranno l’angolo spritz: sono ben 24 i roncagliesi under-30 che a luglio parteciperanno alla gmg di Cracovia con il vescovo Claudio e con papa Francesco; molti di loro già nelle prossime settimane organizzeranno il grest e i campiscuola. In sagra non mancheranno poi l’angolo dei dolci, la pesca di beneficenza e il mercatino dell’usato. Domenica 19 giugno, ultimo giorno di festa, alle 11.15 sarà celebrata la messa solenne in onore di san Basilio, animata dal coro Jubilate Deo.
