Mosaico | Sagre e FesteIn una Riviera che porta ancora i duri segni del tremendo tornado di un anno fa, la festa patronale è occasione dal 5 al 17 agosto per riscoprire tutto il valore dell’essere comunità. Ma è anche un invito ad aprirsi di più all’accoglienza e alla concreta solidarietà.
«Non dimentichiamo il festeggiato». Ci tiene a sottolinearlo subito il parroco di Dolo, don Alessandro Minarello, alla vigilia dell’inizio del tradizionale “sagrone”.
«La sensibilità della comunità verso il santo è molto radicata – continua don Minarello – la festa patronale è poi come sempre l’occasione per incontrarsi, mangiare insieme, e il messaggio che cerchiamo di portare come parrocchia è che, nelle attività che svolgiamo, non siamo impegnati solo a dar da mangiare alla gente nel nostro tradizionale stand gastronomico, ma vogliamo essere accoglienti e dare risalto a una realtà comunitaria che non deve essere banalizzata, o peggio data per scontata. Appena un anno fa la nostra sagra si è tenuta a solo un mese dal tornado: questo ha segnato molto il clima, tanto che qualcuno aveva anche proposto di sospendere la manifestazione, noi invece abbiamo pensato di dare un senso ulteriore a questa occasione, tanto che, dopo essere stati per settimane nelle case e fra la gente colpita, abbiamo dedicato loro una serata per mangiare insieme sotto il baraccone. Ecco, questo evento drammatico ha generato quel fenomeno di attenzione solidale, di carità, che ha ulteriormente arricchito e valorizzato queste giornate di festa».
L’occasione di un periodo di festa comunitaria come quello della sagra di san Rocco offre la possibilità anche all’amministrazione comunale di tirare un po’ le somme di quanto si è fatto nei mesi precedenti. «La nostra amministrazione si è insediata il primo giugno, e solo un mese dopo si è abbattuto sul nostro territorio l’ormai tristemente celebre tornado – spiega il sindaco Alberto Polo – Abbiamo gestito l’emergenza, e adesso i primi frutti si vedono: è notizia di questi giorni che il governo comunica di rinunciare al recupero delle tasse in favore di finanziamenti agevolati alle vittime, ora è solo questione di attendere i decreti attuativi». La comunità dolese è ancora segnata dal passaggio del fortunale, ma non ha dovuto affrontare solo questa difficile incombenza: «Abbiamo dovuto gestire anche le problematiche legate all’accoglienza dei profughi – racconta il sindaco – Ci siamo convenzionati con una cooperativa e la prefettura per dar loro un’occupazione, e oggi sono impegnati in lavori di manutenzione e pulizia affiancati dagli operatori comunali, un’iniziativa che verrà ampliata attraverso il progetto Sprar che ci permetterà di andare oltre la prima emergenza, dove c’è la possibilità di fare un investimento sulle persone che vogliono e possono rimanere sul territorio italiano. Il nostro impegno in materia è forte, perché siamo consapevoli che non ci si può sempre voltare dall’altra parte».
Accoglienza, postumi dell’emergenza tornado, ma non solo. Dolo è da sempre il cuore della Riviera e oltre ai bilanci è il momento giusto per l’amministrazione di tornare a investire nella cultura e negli spettacoli. «Sagra di San Rocco ma non solo – conferma il sindaco – Nel mese di luglio, proprio nell’anniversario della calamità dello scorso anno, il teatro e la danza hanno tornato a calcare il palcoscenico naturale offerto dal centro di Dolo. È un investimento sul futuro e la voglia di essere il centro della vita della riviera del Brenta. Per la sagra di san Rocco l’aspettativa è quella di tenere viva la tradizione della mostra mercato degli animali, e di continuare a osare, a sperimentare nuove soluzioni e proposte sempre più interessanti».
”Comunità in festa”. È questo lo slogan scelto dalla parrocchia di Dolo per presentare l’edizione rinnovata della festa patronale dedicata al santo pellegrino Rocco da Montpellier. «Sentiamo il bisogno – spiegano alcuni giovani animatori – di riscoprire l’eroica testimonianza del giovane Rocco, che dell’aiuto al prossimo ha fatto una missione di vita, soprattutto verso gli ultimi». Sono oltre 150 i volontari che, a turno, si dedicano ad accogliere, cucinare e servire gli ospiti della tavola calda parrocchiale. Un’offerta gastronomica di qualità, organizzata nei minimi particolari, dove il valore aggiunto è la relazione che si crea tra le persone, siano essi volontari o avventori. Sotto il vicino campanile, la nuova e comoda tensostruttura è in grado di ospitare tutti coloro che vorranno unirsi alla festa paesana, degustando i piatti che molti giovani, affiancati da parrocchiani esperti, si misureranno a preparare secondo le antiche ricette tramandate dai nonni. Obiettivo comune è donare del tempo per gli altri, senza nulla in cambio. Tutto il ricavato dello stand gastronomico va a contribuire alle opere parrocchiali. Lo stand è in funzione tutti i giorni feriali dalle ore 19. Le domeniche 7 e 14, lunedì 15 e sabato 16 è aperto dalle ore 11. Tutte le sere sarà disponibile anche la panineria e la mescita di birra.
La tradizionale sagra di san Rocco di Dolo anima il paese rivierasco dal 5 al 17 agosto, con eventi per tutti i gusti. Si comincia venerdì 5 agosto con il mercato settimanale e l’apertura degli stand gastronomici, sabato pomeriggio torneo di scacchi e in serata il premio “Sessola d’argento”. Domenica è in programma il motoraduno d’epoca, a cui seguirà alle 18 la celebrazione dell’eucaristia presso lo squero e alle 21 la proiezione del filmato Dolo e la Brenta. Lunedì sera Dolo si veste di bellezza per la serata di miss Italia, mentre nelle altre serate infrasettimanali si alterneranno poi intrattenimenti musicali e comici. Domenica 14 agosto è la giornata giusta per riscoprire il territorio dolese a partire dal mattino con la biciclettata di San Rocco n’dare a capitei alla scoperta dei capitelli votivi eretti nelle vicinanze del paese, per finire nella serata con la proiezione del film girato in parte a Dolo Una nobile causa. Lunedì 15, festa dell’Assunzione, serata musicale. Martedì 16 le vie del paese verranno animate fino dalle prime luci dell’alba dalla tradizionale fiera di San Rocco, una delle poche fiere del bestiame ancora attive sul territorio. La sagra si concluderà martedì 17 con lo spettacolo pirotecnico.
