A Fossaragna l’Assunta è la festa della solidarietà e dell’aiuto ai poveri nel mondo

È tra i momenti più intensi e importanti della vita della comunità. Attesa, pensata e preparata da tanti mesi, la sagra parrocchiale di Fossaragna si apre ufficialmente venerdì 5 agosto, per concludersi lunedì 15, giorno dell’Assunta, cui è dedicata la parrocchia e alla quale sono legati questi giorni di festa per i 350 abitanti, che da quindici anni non contano più su un parroco residente e oggi vivono in unità pastorale con Candiana, Arre, Arzercavalli e Pontecasale.

Cinzia Agostini

La festa vivrà il proprio culmine con la messa solenne delle ore 9 nel giorno dedicato alla patrona. «Si tratta di sette giorni di ritrovo e convivialità – spiega Marco Bertazzo, tra i volontari che organizzano la manifestazione – che comprendono il primo e il secondo fine settimana di agosto. Si comincia il 5, alle 20, con il raduno in piazza delle automobili storiche da rally, un momento sportivo proposto insieme all’associazione sportiva dilettantistica Pontelongo corse. Quindi la sagra si snoda tra sabato 6 e domenica 7 agosto, e nuovamente da giovedì 12 a lunedì 15, con lo stand gastronomico e serate danzanti, animate da orchestre sempre diverse e adatte a tutti i gusti».

Forza e anima della festa sono i volontari: la sagra coinvolge nella sua ideazione chi normalmente partecipa alla vita comunitaria e ai gruppi parrocchiali, cui si aggiunge altra volenterosa ed entusiasta “manovalanza”.«Soprattutto giovani, circa una trentina, residenti nel paese e in zone limitrofe – sottolinea don Samuele Berton, vicario parrocchiale, che ha collaborato all’organizzazione insieme ai parroci dell’unità pastorale di Candiana, Arre, Arzercavalli, Pontecasale e, appunto, Fossaragna don Leopoldo Zanon e don Alessandro Pedron – Sono i volontari la nostra perla preziosa, così come, nel corso dell’anno, lo è il centro parrocchiale, fulcro della vitalità di Fossaragna».

Il paese annovera circa 350 residenti e da quasi quindici anni non può più contare su un parroco residente. «È una comunità piccola, ma che sa gestirsi autonomamente in modo più che positivo – prosegue don Berton – Sa collaborare con le parrocchie vicine e con il territorio, mantenendo un forte spirito identitario. Il centro Caritas del vicariato ha sede proprio qui, così il centro parrocchiale, animato dall’associazione Noi, ha la caratteristica dell’ospitalità, aprendosi spesso alle persone, ai gruppi e alle attività delle altre parrocchie dell’unità pastorale, del vicariato, di altre parti della diocesi».

L’occasione della sagra, poi, permette di ricordare anche le popolazioni più svantaggiate e i missionari originari del paese che operano nel Sud del mondo: il venti per cento del ricavato, infatti, verrà destinato all’aiuto all’opera in Kenya di suor Mariella Borille e a quello in Ecuador di suor Massimiliana Rosso, entrambe appartenenti della famiglia religiosa delle Piccole ancelle del Sacro Cuore.

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