Chiesa | DiocesiPer il secondo anno consecutivo, i ragazzi che parteciperanno ad almeno venti fioretti riceveranno un premio. E' tradizione che nel mese di maggio le persone di ritrovino a pregare davanti ai capitelli.
A Borgoricco, nella parrocchia di Sant’Eufemia, i ragazzi fanno a gara per partecipare ai “fioretti”. A incentivare la buona volontà c’è una vecchia tradizione che il parroco, don Giovanni Bortignon, ha rispolverato, con qualche innovazione. Si tratta di un concorso: chi parteciperà ad almeno 20 “fioretti” vincerà un premio. La posta in palio sarà una sorpresa, ma non è questo che conta. Lo scorso anno, in occasione dei cento anni dall’apparizione, è stata consegnata ad esempio un’immagine della Madonna di Fatima.
Il concorso per i ragazzi è stato “rispolverato” da don Giovanni Bortignon, parroco dal 2016, lo scorso anno. È invece una tradizione che prosegue da decenni quella di organizzare nel mese di maggio la recita del rosario presso i capitelli, o nelle case private (oltre che naturalmente in chiesa). Sono dodici i luoghi nei quali alle 20.30 di ogni sera i fedeli si riuniscono per il fioretto. «I ragazzini ci tengono veramente – spiega il parroco – al punto di andare in un altro capitello se proprio non riescono a raggiungere il numero minimo. L’anno scorso hanno partecipato una sessantina di bambini».
All’inizio del mese mariano, ai ragazzi è stata consegnata una scheda dove sono stampati dei grani del rosario e a ogni fioretto viene consegnata un bollino adesivo a forma di rosellina che va a coprirli. «Un’altra particolarità di questo mese a Sant’Eufemia – aggiunge don Giovanni Bortignon – è la tradizione di celebrare una messa presso ogni capitello, in un giorno infrasettimanale, secondo un calendario che viene reso noto di volta in volta con il bollettino parrocchiale. Il mese di maggio si concluderà come tradizione tutti insieme con la messa in chiesa, il 31 alle 20.30, seguita da una processione con i lumini fino al centro parrocchiale».
