Chiesa | DiocesiLa tradizionale festa settembrina di Cristo Re nel corso degli anni ha mutato la propria denominazione più volte. Quest’anno si chiama 7mbre 2020 e si svolge nell’arco di due settimane, dal 4 al 7 e dall’11 al 14 settembre negli spazi parrocchiali.
«Ce l’abbiamo fatta» sospirano sollevati tutti coloro che si sono adoperati per la migliore realizzazione possibile di una festa divenuta storica nella vita della parrocchia di Cristo Re, ma anche di tutto quartiere cittadino di Sant’Osvaldo, e che quest’anno è giunta alla sua 52a edizione.
Il Settembre Sant’Osvaldino nel corso degli anni ha mutato la propria denominazione più volte. Quest’anno si chiama “7mbre 2020” e si svolge nell’arco di due settimane, dal 4 al 7 e dall’11 al 14 settembre negli spazi parrocchiali.
Il programma, ricco e variegato pur nel rispetto delle normative anti-Covid, prevede serate a tema con proposte musicali, teatrali e di intrattenimento affinché ognuno possa trovare, e ritrovare, il proprio spazio all’interno della comunità, che oggi più che mai ha bisogno di riaffermare la propria identità cristiana.
«Abbiamo fortemente voluto questo “7mbre 2020”, pur consapevoli che sarà un po’ diverso dai precedenti. Abbiamo ritenuto che la comunità avesse bisogno di incontrarsi e non solo in modo virtuale, ma di “remare insieme”» commenta il parroco, don Gianluca Santini, insieme agli organizzatori, con un chiaro riferimento alle parole di papa Francesco, che invita a remare insieme per far fronte a questo periodo di prova e di avversità. «Nella nostra barca c’è posto per tutti coloro che avessero il desiderio di unirsi a noi per offrire un servizio alla comunità nella gratuità e nella gioia».
A sottolineare la gioia della comunità ritrovata, anche la denominazione delle serate: “Incontri non virtuali”, che iniziano, venerdì 4 settembre a partire dalle 21.15, con la ballon art; sabato 5, serata teatrale con Le furberie di ArlecchinoGli incontri riprenderanno venerdì 11, con una serata dedicata alla gestualità; sabato 12, presentazione dell’opera fotografica “Padova en point”; domenica 13, breve excursus sul ruolo di Padova come set cinematografico nella produzione italiana e internazionale
«Il comitato organizzatore – spiega don Gianluca Santini – è giunto alla decisione di organizzare il “7mbre 2020” dopo alcuni incontri con i consigli pastorale e per la gestione economica. Oggi siamo felici di esserci riusciti a promuoverlo, e invitiamo volontari e i partecipanti al rispetto delle norme per la serenità di tutti, perché mai come in questo periodo la salute di ciascuno dipende anche dal rispetto di tutti. Indossiamo le mascherine, manteniamo la distanza sociale, rispettiamo l’accesso agli spazi parrocchiali attraverso il cancello a lato della cappellina, igienizziamoci le mani e lasciamo che ci controllino la temperatura. Buona festa a tutti».
Gli Amici di don Lucio Calore, “orfani” della tradizionale mostra fotografica, si ritrovano l’8 settembre a Cristo Re, alla messa delle 18.30, per ricordare Lucia Ponchia Antoniadis, che tanto si è spesa per l’associazione.
Invito al rispetto delle norme
Gli Amici di don Lucio ricordano Lucia
